Il Bilancio semestrale
Cassa Rurale FVG chiude il primo semestre. «Patrimonio sempre più solido, impegno sociale a supporto del territorio e parità di genere»

Il primo semestre dell’anno conferma la forza cooperativa dell’istituto: finanza sana, sostegno ai giovani e cultura dell’inclusione.
Cassa Rurale FVG archivia il primo semestre 2025 con un utile netto pari a 8,5 milioni di euro, in crescita del 23,9% rispetto al risultato conseguito al 30.06.2024. I numeri, recentemente approvati dal Consiglio di Amministrazione, confermano la solidità e l’efficacia del modello cooperativo radicato nel territorio. Rispetto al 2024, la raccolta diretta si mantiene stabile (+0,3%), con un totale di 866,4 milioni di euro, a conferma della solidità della base clienti, mentre prosegue il buon andamento della raccolta indiretta, che sale a 543,1 milioni (+4,9%), in linea con la tendenza positiva dei mercati. In particolare, la raccolta gestita supera i 344,7 milioni di euro, segnando un incremento del 3,9% rispetto a fine 2024.
Un risultato che riflette la crescente fiducia da parte dei risparmiatori, conseguito grazie ad un approccio consulenziale strutturato e basato su una strategia orientata alla diversificazione tra fondi comuni, gestioni patrimoniali e prodotti di investimento assicurativo funzionali a rispettare gli obiettivi e i singoli profili di rischio della clientela. Le masse intermediate complessive superano i 2 miliardi di euro, in aumento dell’1,6% rispetto all’anno precedente. Sul fronte del credito, gli impieghi performing si attestano a 620,6 milioni (+1,6%). Da evidenziare l’ottima performance dei nuovi finanziamenti alle imprese, che, confrontati con lo stesso periodo nel 2024, crescono del 42,5% arrivando a 27,7 milioni di euro, a testimonianza del ruolo attivo dell’istituto nel sostenere lo sviluppo economico del territorio, anche attraverso l’erogazione dei prodotti di finanza agevolata regionale offerti attraverso il Fondo di Rotazione per le Iniziative Economiche (FRIE).
Prosegue anche il trend positivo dei finanziamenti ai privati, pari a 24,3 milioni di euro (+1,9% rispetto al 30 giugno 2024); una crescita guidata dalla buona tenuta dei mutui prima casa, che costituiscono da sempre il core business dell’istituto di credito cooperativo. La struttura patrimoniale si conferma solida e in ulteriore consolidamento: i fondi propri ammontano a 122,9 milioni di euro, mentre il CET1 ratio - indicatore chiave di solidità - sale al 34,02%, rispetto al 31,57% registrato a fine 2024. Un dato che colloca la banca ben al di sopra dei requisiti regolamentari e ne conferma la capacità di affrontare con sicurezza eventuali incertezze macroeconomiche future. Infine, migliorano ulteriormente gli indicatori di qualità del credito: i crediti deteriorati (NPL) calano a 19,6 milioni di euro, con una riduzione del 13,5%. Al 30 giugno 2025, l’NPL ratio netto si attesta al 0,40%, grazie al volume degli incassi e dei rientri in bonis, ma non solo: un ruolo fondamentale è da attribuire a una gestione del rischio attenta e prudente, portata avanti negli anni attraverso interventi strutturati e mirati a intercettare precocemente i segnali di deterioramento, consentendo azioni correttive tempestive ed efficaci.
«I dati del primo semestre confermano la solidità della nostra struttura patrimoniale e l’efficacia delle scelte gestionali adottate - dichiara il Direttore Generale della Cassa Rurale FVG, Andrea Musig - la crescita dell’utile netto e il rafforzamento degli indicatori di capitale sono segnali concreti della nostra capacità di affrontare un contesto economico ancora incerto, mantenendo alta la qualità del credito e incrementando selettivamente i volumi di finanziamento».
I risultati del primo semestre 2025 rafforzano l’impegno di Cassa Rurale FVG verso il territorio. Quest’anno la banca ha stanziato 1 milione di euro per iniziative sociali, culturali e di sviluppo locale, quasi il doppio rispetto al 2024. «Abbiamo voluto fare di più - afferma il presidente Tiziano Portelli - restituire valore alla comunità è parte della nostra missione: per questo nel 2025 abbiamo potenziato il nostro impegno, con particolare attenzione ai giovani. Abbiamo ampliato il programma delle borse di studio, aggiungendo una nuova iniziativa in memoria di don Eugenio Brandl, e aderito alla Dote Finanziaria per l’autonomia dei giovani, promossa dalla Regione FVG».
Portelli sottolinea anche l’importanza dell’inclusività all’interno dell’organizzazione: «Abbiamo avviato il percorso per ottenere la certificazione sulla parità di genere, un passo che rafforza il nostro modello aziendale fondato su equità e pari opportunità». Guardando al futuro, la banca si prepara a celebrare un traguardo significativo. «Nel 2026 festeggeremo i 130 anni dalla nascita della Cassa Rurale FVG. Sarà un’occasione per coinvolgere Soci, clienti, scuole e istituzioni in un programma di iniziative culturali e sociali che esprimano i nostri valori di cooperazione e legame con il territorio» aggiunge Portelli.
Con 154 dipendenti, una rete capillare e una strategia coerente, Cassa Rurale FVG si conferma un punto di riferimento nel panorama del credito cooperativo, dimostrando che il binomio tra solidità economica, inderogabilmente necessaria, e responsabilità sociale non solo è possibile, ma rappresenta un modello vincente e sostenibile, capace di generare valore a beneficio del territorio e della comunità.
Parità di genere: il percorso dell’Istituto verso una cultura più inclusiva. L’intervista a Elena Pizzi, responsabile dell’Ufficio Risorse Umane della Cassa Rurale FVG
Qual è stata la motivazione principale che ha spinto Cassa Rurale FVG ad avviare il percorso verso la certificazione della parità di genere e quali valori aziendali intende rafforzare con questa scelta?
«La decisione nasce dalla volontà di trasformare la parità di genere in un impegno concreto e quotidiano. In qualità di istituzione cooperativa radicata nel territorio, Cassa Rurale FVG intende rafforzare valori come inclusività, equità e trasparenza, creando un ambiente di lavoro rispettoso e con pari opportunità di crescita per tutti. Inoltre, puntiamo a consolidare una cultura aziendale che promuova la diversità come valore e che diventi, di conseguenza, anche un fattore di innovazione e competitività per l’intera banca».
Qual è la fotografia attuale della Cassa Rurale FVG in tema di parità di genere e quali aspetti ritenete prioritari da migliorare nel percorso verso la certificazione?
«Le donne rappresentano il 44% del personale, il 26% dei Quadri Direttivi e oltre la metà delle Aree professionali. Nel CdA siedono 4 donne su 11 membri e il Collegio Sindacale è guidato da una Presidente. Attualmente le donne occupano 13 delle 43 posizioni manageriali: un aspetto su cui vogliamo continuare a investire, convinti che una maggiore rappresentanza femminile ai vertici porti valore e diversità di approccio. Parallelamente, intendiamo favorire la conciliazione vita-lavoro, ed una progressione di carriera equa, attivando iniziative di sensibilizzazione interna, affinché la parità diventi parte integrante della nostra cultura».
Come pensate che la certificazione sulla parità di genere possa migliorare l’attrattività dell’azienda per futuri talenti?
«I professionisti e le professioniste di oggi, in particolare le nuove generazioni, sono molto attenti alla cultura organizzativa e alle politiche di diversità, inclusione e parità. La certificazione confermerebbe l’autenticità dei nostri impegni e ci distinguerebbe come realtà capace di riconoscere e premiare i meriti senza distinzioni di genere. Essendo rilasciata da enti terzi e accreditati, rappresenterebbe inoltre la garanzia di processi concreti e misurabili, rendendo Cassa Rurale FVG un ambiente attrattivo per chi cerca crescita professionale, valorizzazione delle competenze ed equilibrio tra vita privata e lavoro».
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