Carenza di medici: le preoccupazioni a Mariano, ambulatorio gratuito a Medea

Carenza di medici: le preoccupazioni a Mariano, ambulatorio gratuito a Medea

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Carenza di medici: le preoccupazioni a Mariano, ambulatorio gratuito a Medea

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 21 Mar 2024
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Ieri pomeriggio il confronto tra il direttore del Distretto Alto Isontino e i cittadini, dal primo aprile in arrivo un ulteriore medico a Mossa.

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La sanità territoriale rimane al centro dell’attenzione, come dimostra l’incontro di ieri pomeriggio in sala Silvestri a Mariano. Promosso dalla locale amministrazione comunale con quella di Medea e l’Asugi, l’appuntamento ha visto un nuovo confronto tra il direttore del Distretto Alto Isontino Giacomo Benedetti e i cittadini, in particolare sul futuro dell’Ambulatorio di assistenza primaria sperimentale (Asap) avviato tra le due comunità e quella di Cormons. Un tema strettamente legato alla carenza di medici di base.

«L’Asap - ha commentato Benedetti - deve essere visto come un modello virtuoso, preso pari pari in altre Aziende sanitarie. La spinta verso gli incarichi provvisori, comunque, sta dando buoni frutti: sono arrivati medici giovani, dal primo aprile prenderà servizio un altro che ha scelto l’ambito di Gorizia-Mossa». Proprio il come attivare medici di medicina generale è stato tra i punti cardine delle quasi due ore di evento, con il sindaco di Medea, Igor Godeas che ha annunciato la prossima iniziativa per agevolare i professionisti.

Attualmente, all’ombra del colle è in servizio il dottor Gabriele Taioli, che «ha più volte detto che voleva andare via perché ha una retribuzione ridotta - così il primo cittadino - Come Comune abbiamo deciso di pagare tutto l’ambulatorio e nessun altro medico in regime provvisorio dovrà affrontare alcuna spesa qui. Ci sarà una tariffa agevolata per colui che sarà definitivo, non sarà gratuito perché c’è il rischio di danno erariale». Il provvedimento passerà a breve in giunta, preannunciando quindi le risorse per gli spazi e utenze.

Difficoltà espresse anche dall’omologo marianese Luca Sartori, che ha ricordato che sempre con il dottor Taioli «si stanno cercando soluzioni e di affiancargli una figura di assistente. Se ci fosse un supporto amministrativo, ad esempio per fornire le ricette ripetitive ai pazienti, sarebbe già un passo importante. Così il servizio avanzerebbe già del 30%». Misure che vogliono andare incontro alle esigenze dei sanitari, con Benedetti che ha rivolto direttamente al pubblico l’invito a creare un clima di collaborazione e serenità.

«Da giugno a settembre - così il vertice del Distretto - abbiamo perso tre giovani medici perché si sono trovati subito in difficoltà a gestire 1500 assistiti. Ora abbiamo creato le condizioni affinché si parta con 600/700 utenti. Bastano però poche persone che iniziano a giudicare, inviare segnalazioni, scrivere frasi non edificanti sui social… ci troviamo con giovani medici brillanti che hanno mille possibilità lavorative altrove». Da qui, la richiesta ai presenti di «uno sforzo e accoglienza per rendere più attrattivo il territorio».

Tra i presenti, non è mancata comunque l’insoddisfazione per la situazione che si è venuta a creare, con alcuni che hanno segnalato i disservizi registrati dall’Asap. «Non c’è serenità se c’è di mezzo la salute» ha commentato un cittadino in prima fila. Benedetti ha comunque spiegato il rapporto che c’è tra medici di medicina generale e la stessa Azienda: «Non sono miei dipendenti, né posso dirgli di scegliere un ambito piuttosto che un altro. Posso parlare con un giovane per capire se posso spingerlo verso un’area o un’altra, ma la scelta è sua».

«C’è chi, tra i nuovi medici, si sta guardando attorno per andare nei comuni piccoli» ha rilevato Fabio Verzegnassi, referente infermieristico del Distretto. Guardando ai numeri, dopo la chiusura di un’Asap a Gradisca ora ne rimane un secondo nella Fortezza con 1500 assistiti, quello di Cormons e Mariano-Medea ne seguono rispettivamente 1200. «A Gradisca sta andando bene, così come due a Gorizia. Non voglio un’area con gli Asap ma è uno strumento sperimentale che ci aiuta con la copertura» ha quindi rimarcato il direttore.

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