Capitalizzazione dopo Go! 2025, nuovi progetti europei ed accorpamento comitati: ecco le previsioni del Gect Go per il 2026

Capitalizzazione dopo Go! 2025, nuovi progetti europei ed accorpamento comitati: ecco le previsioni del Gect Go per il 2026

L'ASSEMBLEA

Capitalizzazione dopo Go! 2025, nuovi progetti europei ed accorpamento comitati: ecco le previsioni del Gect Go per il 2026

Di REDAZIONE • Pubblicato il 12 Dic 2025
Copertina per Capitalizzazione dopo Go! 2025, nuovi progetti europei ed accorpamento comitati: ecco le previsioni del Gect Go per il 2026

L’assemblea dell’ente ha approvato il bilancio previsionale per l’anno nuovo. A breve i risultati del terzo bando del Programma Interreg. Partono nei prossimi mesi i lavori per la fascia verde confinaria di via San Gabriele.

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Nel 2026 Il Gect Go continuerà a sostenere la cooperazione e la crescita congiunta dei Comuni di Gorizia, Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba anche nel 2026 attraverso programmi e progetti basati su una strategia condivisa e sulla scorta dell’importante esperienza accumulata negli scorsi anni.

È stato uno dei temi discussi durante l’odierna assemblea ordinaria tenutasi nella sede dell’ente e indetta per approvare il bilancio previsionale per il 2026.

«L’esperienza di GO! 2025 ha ulteriormente rafforzato il Gect Go, rendendoci ancora più preparati, nel 2026 e negli anni a venire, a contribuire allo sviluppo del nostro territorio transfrontaliero – ha dichiarato la direttrice Romina Kocina - il Gect non è soltanto uno strumento locale: è capace di rappresentare con autorevolezza le istanze del territorio nei contesti istituzionali più ampi, quindi anche a livello nazionale ed europeo. Vogliamo continuare su questa strada, mettendo a frutto il patrimonio di relazioni e competenze che abbiamo costruito».

Kocina ha inoltre illustrato ai membri dell’assemblea e ai tre sindaci di Gorizia, Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba le principali attività previste per il 2026. Si parte dalle iniziative per la capitalizzazione post Go! 2025: la piattaforma legata alla Capitale Europea della Cultura sarà mantenuta e razionalizzata come strumento di promozione culturale e territoriale, il processo di concessione e controllo del marchio turistico-culturale “Go! 2025” proseguirà (oltre 590 le richieste di utilizzo giunte fino a novembre) e si continueranno ad organizzare e co-organizzare iniziative di rilievo transfrontaliero.

Proseguiranno anche le attività del fondo per piccoli progetti finanziato dal Programma Interreg Italia-Slovenia 2021-2027: a breve arriveranno i risultati del terzo bando, che prevede di finanziare un’ulteriore dozzina di iniziative (56 quelle finora promosse). Insieme ad Isig e all’Università Bocconi, il Gect Go prosegue anche nella valutazione degli impatti di Go! 2025 e prevede, nel 2026, di svolgere un’assemblea transfrontaliera dei cittadini.

Il Gect gestisce, poi, oltre 935mila euro su 7 progetti europei attivi tra 2025 e 2027 (BorderLabs CE, BeWoP, Cyclepromotion, FLIP, Sanitas, EGTC NET, Connect) e ha candidato 8 nuove proposte progettuali su bandi europei, per i quali si attendono i risultati. Dopo lo studio sulla gestione di grandi eventi nella piazza comune della Transalpina, inoltre, l’ente è candidato insieme al Gect Euregio senza confini al bando BRIDGEforEU per la creazione di un punto di coordinamento a livello nazionale dedicato alla risoluzione degli ostacoli amministrativi tra Italia, Slovenia e Austria.

Un altro capitolo trattato nell’assemblea è stato quello degli investimenti infrastrutturali: nello specifico, è previsto nella prima metà del 2026 l’avvio dei lavori relativi alla fascia verde confinaria in prossimità del valico di via San Gabriele (Lotto 2 della riqualificazione).

Per quanto riguarda infine il rafforzamento della governance, si delineano la razionalizzazione dei sette comitati permanenti del Gect Go con accorpamenti e l’ingresso di nuovi membri per focalizzare l’attività sui temi strategici. «Sin dalla sua fondazione, nel 2011, il Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale di Gorizia, Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba è considerato una “best practice” a livello internazionale - ha affermato il presidente Paolo Petiziol – infatti, oltre ai premi e riconoscimenti ricevuti in passato, nell’ultimo anno è stato oggetto di studio da parte del Consiglio Nazionale delle Ricerche italiano, selezionato dal Ministero sloveno della coesione come esempio virtuoso e preso a modello a Bruxelles durante la European Week of Cities and Regions. Intendiamo ovviamente proseguire su questa strada per mantenere alta l’attenzione e l’attrattività del nostro territorio transfrontaliero». 

Foto di Federico De Giovannini

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