Editoriale - Buona festa dell’Europa! Celebriamo 75 anni di pace e prosperità

Editoriale - Buona festa dell’Europa! Celebriamo 75 anni di pace e prosperità

L'editoriale

Editoriale - Buona festa dell’Europa! Celebriamo 75 anni di pace e prosperità

Di Gian Luca Gardini • Pubblicato il 09 Mag 2025
Copertina per Editoriale - Buona festa dell’Europa! Celebriamo 75 anni di pace e prosperità

In occasione del 9 maggio l'editoriale viene firmato da Gian Luca Gardini, professore ordinario di Storia delle Relazioni Internazionali all'Università di Udine.

Condividi
Tempo di lettura

Il 9 maggio è la festa dell’Europa. Pochi cittadini europei lo sanno. Ancora meno sanno perché si celebra oggi. Eppure l’Unione Europea (UE) fa la differenza nella nostra vita di ogni giorno. Dovremmo dare più credito e valore a quello che abbiamo raggiunto, pur con le sue imperfezioni.

Il 9 maggio 1950, il ministro degli esteri francese Robert Schuman propose che Francia e Germania, nemici per secoli, mettessero in comune le rispettive produzioni di carbone e acciaio, necessarie tanto per scopi bellici quanto per il progresso industriale ed economico. Ciò significò un passo decisivo per il rifiuto della guerra e per il perseguimento dello sviluppo. La dichiarazione Schuman dava inizio formale al progetto di un’Europa unita, pacifica e prospera. Il risultato è 75 anni ininterrotti di pace e benessere, realizzando non un solo sogno ma molti dei sogni dei padri fondatori dell’ unità europea.

L’UE ha assicurato pace e sicurezza
Il primo sogno realizzato è quello della pace, di un’unione di stati che ripudiano la guerra nelle relazioni internazionali. Nessuno stato dell’Unione Europea è mai stato in guerra con nessun altro stato dell’Unione, che ha assicurato la pace tra i suoi membri sin dalla sua fondazione: non male per un continente in cui si calcola che via sia stata una guerra ogni trent’anni nel corso degli ultimi secoli. Non vale citare l’attuale guerra in Ucraina o le guerre nella ex-Jugoslavia degli anni novanta come controprova. Quei conflitti hanno avuto luogo sul suolo dell’Europa geografica, non dell’Unione Europea come espressione politica e congiunto di valori. L’UE ha portato pace in Europa, una precondizione per qualunque altra aspirazione e attività.

L’UE ha creato prosperità economica
Un altro sogno realizzato nell’UE è quello dello sviluppo economico. Alla fine della seconda guerra mondiale l’Europa era distrutta fisicamente e prostrata moralmente. La povertà era diffusa, l’emigrazione spesso necessaria. Con la rimozione delle barriere al commercio e la graduale creazione di un mercato armonizzato, oggi l’Unione Europea è il più grande blocco commerciale al mondo e primo negli investimenti tanto in entrata che in uscita. L’UE è il primo partner commerciale per un’ottantina di paesi. In un mondo che si appresta a vivere incertezza e conflitti sui dazi al commercio, circa il 70% dell’import entra nell’Unione Europea con dazio zero o dazi ridotti. Il mercato europeo, contrariamente a quanto spesso si crede, è molto aperto e favorevole ai paesi in via di sviluppo.

L’UE promuove uguaglianza sociale e benessere diffuso

Il sogno di una società più giusta con un alto tenore di vita largamente accessibile si sta avverando nell’Unione Europea. L’indice di sviluppo umano è un indicatore internazionale delle condizioni di vita basato su longevità, istruzione e reddito, calcolato dalle Nazioni Unite. L’UE figura sempre nei piani alti di questa speciale classifica. Nel 2024, dei primi 10 paesi ben 5 erano membri dell’UE. In comparazione, gli Stati Uniti occupavano il posto numero 20, la Cina 75 e l’India 134. Un altro indicatore internazionale, il coefficiente Gini della Banca Mondiale, che misura il livello di disuguaglianza in una società, ci dice che le disuguaglianze sono più basse in Europa, e in particolare nell’Unione Europea, rispetto a qualsiasi altra regione del mondo. Pur con significative differenze regionali, nell’Unione Europea si vive molto bene e – statisticamente - meglio che nel resto del mondo.

Democrazia, libertà e tutela dei diritti
Il sogno di una società democratica che garantisce i diritti civili e fondamentali della persona è realtà nell’Unione Europea. Tutti gli stati dell’Unione sono democrazie in cui i cittadini possono scegliere, in condizioni di libertà di espressione e di voto, il governo da cui essere guidati. In tutti i paesi, seppur con differenze, la magistratura è indipendente e l’informazione pluralista. Esistono sistemi di controllo e contrappesi tra i vari poteri dello stato. I diritti umani e civili sono ampiamente garantiti. Dove ciò non avviene a livello nazionale, esistono meccanismi sanzionatori e organi giudiziari anche a livello comunitario. L’Unione, nel suo trattato fondamentale, si prefigge anche la protezione dell’ambiente. L’arbitrio del potere e la violazione della dignità individuale e collettiva non sono mai stati così limitati.

L’Unione Europea è una creazione imperfetta. Si può migliorare. Se ne può discutere. Ma non è giusto disconoscerne i meriti, storici, politici, economici, sociali, culturali e ambientali. L’Unione Europea non ha tradito i sogni dei suoi padri fondatori, li ha realizzati. Le aspirazioni a un’unione sempre più stretta dei popoli europei, al progresso economico e sociale, al miglioramento delle condizioni di vita e lavoro, alla solidarietà internazionale si sono compiute.

Ora l’Europa ha bisogno di nuovi sogni, adatti alle esigenze del XXI secolo. Ma quali? L’iniziativa Capitale Europea della Cultura Gorizia-Nova Gorica 2025 è ponte ideale tra i sogni realizzati e quelli da costruire. Da un lato contribuisce alla conoscenza e all’avvicinamento tra i popoli europei; dall’altro stimola il dialogo su identità e futuro. Ma i leader che scegliamo sapranno costruire nuovi sogni? E noi stessi li sapremo individuare? O dovremo chiedere all’intelligenza artificiale pure questo?

Gian Luca Gardini

Professore ordinario di Storia delle Relazioni Internazionali, Università di Udine e professore cattedratico Jean Monnet dell’Unione Europea.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione