Blitz all’ uscita autostradale: sequestrati 200 chili di granchi blu senza tracciabilità e mal conservati

Blitz all’ uscita autostradale: sequestrati 200 chili di granchi blu senza tracciabilità e mal conservati

L’operazione congiunta

Blitz all’ uscita autostradale: sequestrati 200 chili di granchi blu senza tracciabilità e mal conservati

Di REDAZIONE • Pubblicato il 22 Ago 2025
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Guardia Costiera, Polizia di Stato e Asugi hanno ritirato anche altri prodotti ittici rinvenuti in un furgone isotermico con l’impianto di refrigerazione fuori. Il mezzo era diretto all’estero.

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Un carico di circa 200 chili di prodotti ittici, in gran parte granchi blu, è stato sequestrato nel corso di un’operazione congiunta, che rientra nel contrasto della pesca illegale e alla prevenzione dell’immissione in commercio di prodotti privi di tracciabilità e potenzialmente dannosi per la salute dei consumatori, condotta dalla Guardia Costiera di Monfalcone, dalla Squadra Volante della Polizia di Stato di Gorizia e dal personale dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI). La scoperta è avvenuta durante un controllo dei veicoli in transito sull’autostrada, quando gli agenti hanno fermato un furgone isotermico diretto all’estero.

Il mezzo, con l’impianto di refrigerazione fuori uso, trasportava un carico non conforme agli standard previsti per il trasporto alimentare: un cospicuo quantitativo di granchio blu – specie recentemente diffusasi lungo le coste adriatiche – insieme ad altre tipologie di pescato. La merce era conservata a temperature troppo elevate, stipata in contenitori improvvisati, nascosta sotto coperte e teli e perfino occultata in un doppio fondo ricavato nel vano posteriore. Le verifiche igienico–sanitarie dell’ASUGI hanno accertato che il pescato non rispettava i parametri di sicurezza previsti dalla normativa, sia per le temperature di conservazione che per l’utilizzo di contenitori non idonei al trasporto alimentare. Alla mancanza di documentazione di tracciabilità, indispensabile per la commercializzazione, si è aggiunto quindi il concreto rischio per la salute pubblica derivante dall’eventuale consumo.

Per tali motivi, l’intero quantitativo è stato sequestrato e avviato a distruzione sotto controllo sanitario, mentre ai responsabili sono state inflitte due sanzioni amministrative per un totale di 3.500 euro, in applicazione delle vigenti normative nazionali ed europee in materia di pesca e sicurezza alimentare. L’operazione conferma l’importanza della sinergia tra forze di polizia e autorità sanitarie nel contrasto alle attività illecite che compromettono la tutela delle risorse ittiche, la sicurezza dei consumatori e la leale concorrenza tra operatori del settore.

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