Aumenti Tari a Ronchi, Papais: «Vecchiet non faccia orecchie da mercante, calmierati gli aumenti degli ultimi due anni e mezzo»

Aumenti Tari a Ronchi, Papais: «Vecchiet non faccia orecchie da mercante, calmierati gli aumenti degli ultimi due anni e mezzo»

LA REPLICA

Aumenti Tari a Ronchi, Papais: «Vecchiet non faccia orecchie da mercante, calmierati gli aumenti degli ultimi due anni e mezzo»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 13 Mag 2025
Copertina per Aumenti Tari a Ronchi, Papais: «Vecchiet non faccia orecchie da mercante, calmierati gli aumenti degli ultimi due anni e mezzo»

L’assessore alle finanze, «la nostra una delle poche amministrazioni che utilizza l'utile di Isontina Ambiente per abbattere i costi a carico della cittadinanza».

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Il vicesindaco e assessore alle finanze del Comune di Ronchi dei Legionari, Enrico Papais replica alle affermazioni del consigliere comunale di minoranza Livio Vecchiet sul tema degli aumenti della Tari. «Per anni si è nascosto dietro le generiche giustificazioni "purtroppo non si può fare niente in quanto gli aumenti sono imposti" – sono le parole di Papais – e se da un lato corrisponde a realtà, poiché effettivamente le amministrazioni comunali subiscono di fatto questi aumenti avendo sul tema poca autonomia decisionale, come ha d'altronde ricordato anche il consigliere Di Bert in un post su Facebook, dall'altro lato vorrei ricordare al consigliere, il quale non ha proferito parola in consiglio comunale, ma si è forse anche fatto sfuggire questo piccolo dettaglio, quanto è stato detto sul tema».  Papais spiega che al fine di fronteggiare gli aumenti della Tari, l’amministrazione comunale ha investito 210mila euro, «riuscendo così a calmierare gli aumenti degli ultimi due anni e mezzo».

«Nel 2022, appena insediati, sono state usate 134mila euro di “risorse Covid”. Nel 2024 è stata usata la quota dell'utile di Isontina Ambiente a noi spettante per il valore di 47mila euro e lo stesso è stato fatto meno di un mese fa, quando sono arrivati ulteriori 29mila. Siamo una delle poche amministrazioni a usare l'utile di Isontina Ambiente per abbattere i costi a carico della cittadinanza» spiega l’assessore alle finanze.

«L'unica cosa che il consigliere ha sentito correttamente è relativa all'unico impianto di termovalorizzazione presente a Trieste per l'intera regione, impianto privato con costi molto alti – specifica Papais - è anche per questo che, al fine appunto di limitare la quota di secco residuo che confluisce nell'inceneritore e dunque tentare di limitare i costi per la società, è stata introdotta la tariffa puntuale, facendo pagare gli utenti in base a quanto producono». Infine, dal vicesindaco giunge l’invito a Vecchiet «fare una bella e sana discussione nelle apposite sedi istituzionali».

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