Assunzioni mirate nelle aziende sanitarie, Bullian sollecita: «Garantire una posizione alle persone disabili»

Assunzioni mirate nelle aziende sanitarie, Bullian sollecita: «Garantire una posizione alle persone disabili»

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Assunzioni mirate nelle aziende sanitarie, Bullian sollecita: «Garantire una posizione alle persone disabili»

Di S.F. • Pubblicato il 02 Ago 2025
Copertina per Assunzioni mirate nelle aziende sanitarie, Bullian sollecita: «Garantire una posizione alle persone disabili»

Accolto l’ordine del giorno del consigliere civico secondo la Legge 68 del 1999, «coprire i posti scoperti».

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Durante la recente discussione tenutasi in Consiglio Regionale sulla Legge di Assestamento di bilancio, il consigliere regionale Enrico Bullian ha riportato all’attenzione dell’aula un tema cruciale: l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità nelle Aziende sanitarie del Friuli Venezia Giulia. Attraverso la presentazione di un ordine del giorno, Bullian ha evidenziato le gravi carenze nell’attuazione della Legge 68/1999, che prevede specifiche quote di assunzione per le categorie protette.

Un’iniziativa accolta dalla Giunta regionale e finalizzata a promuovere una piena applicazione della norma, riducendo il divario attuale e rafforzando il ruolo delle istituzioni pubbliche come modello di inclusione. «Ho presentato un ordine del giorno relativo all’attuazione della Legge 68/1999, concernente l’assunzione di persone con disabilità tramite collocamento mirato all’interno delle Aziende sanitarie regionali», dichiara Enrico Bullian, Consigliere regionale del Patto per l’Autonomia-Civica FVG.

«La legge 68 del 1999 promuove l’inserimento e l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità attraverso servizi di sostegno e collocamento mirato, stabilendo precise quote di assunzione obbligatoria: il 7% dei lavoratori se l’ente ha più di 50 dipendenti; due lavoratori se ne ha da 36 a 50; uno se ne ha da 15 a 35. Alla luce di queste disposizioni, risulta evidente che le Aziende sanitarie regionali presentano una significativa carenza nell’applicazione di tale norma: si registra una scopertura complessiva di circa 600 posti, distribuiti come segue – 321 in ASUFC, 196 in ASUGI e 87 in ASFO – secondo quanto emerso dalla risposta alla mia interrogazione n. 144/2024», spiega Bullian.

«Tenendo conto di questi dati, è urgente che le Aziende sanitarie si attivino per adempiere agli obblighi previsti dalla legge, anche per il ruolo che possono e devono svolgere nell’essere esempio positivo per l’intero sistema. Promuovere l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità significa contribuire concretamente alla costruzione di una società più equa e inclusiva. L’ordine del giorno è stato presentato proprio per sollecitare un impegno concreto da parte delle Aziende sanitarie nel colmare progressivamente il divario attuale nelle assunzioni, prevedendo anche un eventuale intervento di supporto da parte dell’Amministrazione regionale.

Sono soddisfatto che la Giunta regionale abbia accolto questo ordine del giorno, perché si tratta di un atto di grande valore civico. L’inclusione lavorativa delle persone con disabilità non può restare sulla carta: è una responsabilità che chiama in causa istituzioni e amministrazioni pubbliche, a partire proprio da quelle sanitarie. La Giunta ha recepito l’importanza di attuare pienamente una legge che tutela i diritti di chi, troppo spesso, rimane ai margini del mondo del lavoro. Monitoreremo sull’effettiva attuazione dell’ordine del giorno», conclude Bullian.

Foto d'archivio Il Goriziano

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