L’ANPI di Ronchi rinnova il gemellaggio della Resistenza con una gita nei luoghi della memoria in Slovenia

L’ANPI di Ronchi rinnova il gemellaggio della Resistenza con una gita nei luoghi della memoria in Slovenia

IL VIAGGIO

L’ANPI di Ronchi rinnova il gemellaggio della Resistenza con una gita nei luoghi della memoria in Slovenia

Di Redazione • Pubblicato il 01 Ott 2025
Copertina per L’ANPI di Ronchi rinnova il gemellaggio della Resistenza con una gita nei luoghi della memoria in Slovenia

A Suhor e Veliki Korinj per commemorare i partigiani caduti e rafforzare i legami storici tra le comunità di Ronchi e Metlika. L’edizione 2025 è stata dedicata a Mario Candotto.

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Anche quest’anno si è rinnovato l’appuntamento con la gita socio-culturale dell’ANPI di Ronchi dei Legionari nei luoghi della memoria della vicina Slovenia, precisamente nelle località di Suhor e Veliki Korinj. Un’iniziativa che, dal lontano 1984, prosegue senza interruzioni, portando avanti valori di memoria, resistenza e fratellanza internazionale.

Organizzata in collaborazione con l’ANPI provinciale e l’VZPI – l’equivalente sloveno dell’associazione partigiana – l’edizione 2025 ha visto la partecipazione di una sessantina di persone provenienti da Ronchi e dai comuni limitrofi. Un’accoglienza calorosa ha atteso i partecipanti: le autorità civili e militari slovene, insieme ad alcune classi delle scuole elementari locali, hanno omaggiato gli ospiti italiani con canti e balli tradizionali, in un clima di sincera condivisione culturale e umana.

A rappresentare l’Amministrazione comunale di Ronchi erano presenti il Vicesindaco Enrico Papais e la consigliera Lucia Comuzzi, mentre a portare il saluto dell’ANPI nazionale è intervenuto come oratore ufficiale Patrik Zulian, membro del direttivo nazionale. L’organizzazione della giornata è stata curata nei dettagli dal segretario dell’ANPI di Ronchi, Gastone Martinuzzi, in collaborazione con il direttivo locale.

I momenti centrali della visita sono stati dedicati alla commemorazione dei partigiani caduti, italiani e sloveni, che combatterono valorosamente in queste zone durante la Seconda guerra mondiale. Due le tappe simboliche: a Suhor, dove è stata deposta una corona d’alloro in memoria di 90 partigiani morti in battaglia, e a Veliki Korinj, presso il monumento che ricorda altri 33 combattenti per la libertà.

«Mi auguro che questo tradizionale appuntamento venga rinnovato annualmente – ha dichiarato il segretario Martinuzzi – per portare un fiore ai giovani che hanno sacrificato la loro vita perché vivessimo in pace e libertà, oggi più che mai messe in discussione.» Un messaggio forte, che richiama all’attualità i valori fondanti della Resistenza e della solidarietà tra popoli.

L’iniziativa, quest’anno dedicata al partigiano e deportato Mario Candotto, non solo mantiene vivo il ricordo dei caduti del mandamento di Ronchi che combatterono in queste terre, ma rafforza il legame profondo tra le comunità gemellate, a più di mezzo secolo dalla firma del patto di amicizia tra Ronchi e Metlika.

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