IL PERSONAGGIO
Addio a monsignor Diego Causero, vescovo titolare di Grado: «pastore vicino alla gente»
Il presule è spirato nell’ospedale di Udine nella giornata di venerdì 14 novembre. Le esequie martedì 18 a Cividale. È stato nunzio apostolico in Cecoslovacchia, Svizzera e Siria.
Si è spento nel pomeriggio di venerdì 14 novembre, all’ospedale di Udine dove era ricoverato dal giorno precedente, l’arcivescovo friulano Diego Causero. Un’infezione rapida, unita a un fisico ormai provato dall’età, ha segnato la fine della sua lunga vita di studio, missione e diplomazia. Aveva da tempo problemi di deambulazione e risiedeva a Moimacco, il paese in cui era nato. Le esequie saranno celebrate martedì 18 novembre alle 10.30 nel duomo di Cividale del Friuli.
Classe 1940, originario di Moimacco, Causero entrò giovanissimo nel Seminario di Udine prima di trasferirsi a Roma, alla Pontificia università Gregoriana. Tornò poi nel suo paese natale per l’ordinazione sacerdotale, ricevuta il 7 aprile 1963 dalle mani dell’arcivescovo Giuseppe Zaffonato. Spirito curioso e mente rigorosa, rimase nella capitale per approfondire la Liturgia, conseguendo nel 1966 il dottorato al Pontificio ateneo Sant’Anselmo.
Nonostante gli studi, “don Diego” tornava spesso in Friuli e, quando possibile, prestava servizio come coadiutore nella Parrocchia di Pasian di Prato. Proprio in quegli anni maturò l’idea che il suo contributo alla Chiesa potesse esprimersi soprattutto nell’ambito diplomatico. Nel 1969 si iscrisse quindi alla Pontificia accademia ecclesiastica, avviando un percorso che lo avrebbe portato, nel 1973, a entrare nel corpo diplomatico della Santa Sede.
Le sue prime destinazioni furono impegnative e variegate: Nigeria, Spagna, Siria, Australia e Albania. In questo periodo rappresentò la Santa Sede anche all’Assemblea delle Nazioni unite, nell’ambito degli accordi allora in vigore. La sua carriera ebbe una svolta nel 1992, quando Giovanni Paolo II lo nominò arcivescovo e lo consacrò personalmente il 6 gennaio 1993, assegnandogli la sede titolare di Meta, in Algeria. Da quel momento iniziò per Causero l’esperienza da Nunzio apostolico, prima in Ciad e, dal 1993 al 1996, anche in Repubblica Centrafricana e Repubblica del Congo.
Dopo un breve intervallo, nel 1999 arrivò la chiamata alla Siria, ancora come Nunzio. Qui visse gli anni complessi successivi all’11 settembre e vide affermarsi il regime di Bashār al-Assad. Nel 2001 fu nominato arcivescovo titolare di Grado. Proprio in Siria partecipò all’organizzazione della storica visita di Giovanni Paolo II del 6 maggio 2001, pellegrinaggio sulle orme di San Paolo che vide il pontefice entrare per la prima volta nella Grande Moschea degli Omayyadi di Damasco.
Nel 2004 gli fu affidata una nuova sede diplomatica, questa volta nel cuore dell’Europa: la Repubblica Ceca, dove rimase sette anni. Nel 2011 fu trasferito alla nunziatura di Svizzera e Liechtenstein, ultimo incarico ricoperto prima del ritiro per limiti di età, avvenuto nel 2015.
Terminata la missione diplomatica, Causero tornò stabilmente in Friuli, nella sua Moimacco, mettendosi al servizio dell’Arcidiocesi di Udine. Finché le condizioni fisiche glielo hanno permesso ha continuato a celebrare la Messa nella Collaborazione pastorale di Cividale, amministrare la Cresima in molte Parrocchie dell’Arcidiocesi di Udine e partecipare alle celebrazioni a cui veniva invitato, mantenendo vivo il legame con la sua comunità.
Particolare fu il legame con la parrocchia di Grado nella quale tornava spesso sia per cresime che per celebrazioni patronali. «Uomo di grande delicatezza – così monsignor Michele Centomo, già parroco di Grado e ora a Romans d’Isonzo – che mi ha colpito per la sua capacità di parlare ai giovani, nonostante la sua formazione da diplomatico, che conquistava grazie al suo sorriso e al suo modo di fare. Di lui mi ha sempre colpito la grande vicinanza e paternità, pur essendo stato ambasciatore del Papa si è sentito sempre un pastore vicino alla gente». Tra i vari gesti monsignor Centomo ricorda la commozione nel ricevere «la mitria con la croce patriarchina che indossava con orgoglio con senso di appartenenza alla propria terra».
Le esequie di monsignor Diego Causero saranno celebrate martedì 18 novembre alle 10.30 nel duomo di Cividale del Friuli; il feretro sarà traslato nel duomo a partire dalle 9 dello stesso giorno. Dopo le esequie, monsignor Causero sarà tumulato nel cimitero di Moimacco. Il giorno precedente, lunedì 17 novembre, alle 18 nel duomo di Cividale si pregherà un Santo Rosario in suffragio di mons. Diego Causero.
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