Accuse di sprechi e favoritismi sull’EPK, la replica del sindaco Turel: «Fatti travisati, progetto d’eccellenza»

Accuse di sprechi e favoritismi sull’EPK, la replica del sindaco Turel: «Fatti travisati, progetto d’eccellenza»

le polemiche

Accuse di sprechi e favoritismi sull’EPK, la replica del sindaco Turel: «Fatti travisati, progetto d’eccellenza»

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 30 Ott 2025
Copertina per Accuse di sprechi e favoritismi sull’EPK, la replica del sindaco Turel: «Fatti travisati, progetto d’eccellenza»

Il programma televisivo Tarča ha lanciato accuse nei confronti dell’organizzazione della Capitale Europea della Cultura 2025 a Nova Gorica, mettendo in dubbio la gestione di parte dei fondi pubblici destinati al progetto Go! 2025.

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Secondo quanto emerso dalla trasmissione andata in onda sulla televisione pubblica slovena Tarča, una quota dei circa 20 milioni di euro stanziati per l’evento sarebbe stata impiegata in modo discutibile. Al centro delle polemiche c’è un incarico da 18mila euro affidato all’imprenditore Milan Krajnc, consulente chiamato per migliorare la comunicazione interna dell’ente Go! 2025, che gestisce la Capitale della Cultura sotto la direzione di Mija Lorbek, già collaboratrice del sindaco di Nova Gorica Samo Turel.

Krajnc, noto per presentarsi come “manager in situazioni di crisi” e “doppio dottore” – con titoli ottenuti, a suo dire, a Giacarta e Belgrado – avrebbe redatto un manuale di 47 pagine contenente regole di comportamento e consigli comunicativi, tra cui l’invito a salutare con voce chiara e a evitare strette di mano “da pesce morto”. La trasmissione Tarča ha sollevato dubbi sulla reale utilità del documento e sulla legittimità della consulenza, ricordando anche una denuncia penale a carico di Krajnc per presunta falsificazione di documenti durante la sua presidenza della Federazione slovena di pallanuoto.

Nonostante queste contestazioni, il consulente avrebbe continuato a ricevere incarichi pubblici. Secondo Tarča, nel 2024 Go! 2025 avrebbe firmato con aziende a lui collegate tre nuovi contratti per un totale di 67mila euro, riguardanti progetti di comunicazione e perfino eventi gastronomici, come il festival “Mini okusi brez meja” (Mini sapori senza confini), costato 38mila euro.

La vicenda ha immediatamente scatenato reazioni politiche e mediatiche in Slovenia, soprattutto per l’eco positivo che il progetto EPK ha finora riscosso nel Paese e in Europa. Go! 2025, infatti, ha organizzato oltre 800 eventi del programma ufficiale, coinvolgendo più di 8mila operatori culturali e registrando un incremento del 30% dei flussi turistici nell’area transfrontaliera di Nova Gorica e Gorizia.

In una lunga dichiarazione diffusa dopo la puntata, il sindaco di Nova Gorica, Samo Turel, ha parlato di un vero e proprio tentativo di delegittimare un progetto di successo. «Nova Gorica porta quest’anno il titolo di Capitale Europea della Cultura, un’opportunità conquistata con grande impegno – ha affermato –. Un gruppo di persone lavora con dedizione, spesso a scapito della propria salute, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: migliaia di eventi, artisti valorizzati, un ritorno economico tangibile e una visibilità internazionale senza precedenti».

Turel ha accusato Tarča e parte dei media di aver manipolato i fatti per creare scandalo e aumentare l’audience. «Era prevedibile che tutto cominciasse in un portale scandalistico, e che la televisione pubblica proseguisse su quella linea. Hanno insistito perché partecipassi alla trasmissione, ma per impegni istituzionali ho proposto di registrare un intervento: non hanno voluto. Nessuno ha nascosto nulla – ha aggiunto –. Tutti i servizi sono stati regolarmente svolti, documentati e pagati secondo la legge».

Il primo cittadino ha inoltre spiegato che l’affidamento al consulente Krajnc è avvenuto tramite procedura di “affidamento diretto”, prevista dalla normativa per importi di modesta entità. «Si tratta di una prassi comune nella pubblica amministrazione, dove non è obbligatorio controllare i precedenti professionali o accademici. Le verifiche del Comune hanno confermato la regolarità di tutto», ha precisato.

Nella sua nota, Turel ha denunciato il clima mediatico di sospetto e superficialità che, a suo dire, sta minando la fiducia nel progetto Go! 2025: «Oggi i fatti contano meno delle opinioni. Si estrapola una pagina da un’analisi di 47, ignorando il contenuto tecnico, solo per suscitare indignazione. Ma la verità è che tutto è stato svolto correttamente».

Il sindaco si è detto «deluso ma non sorpreso» dal comportamento dei media, accusandoli di inseguire titoli sensazionalistici invece di verificare le fonti. «So che queste parole provocheranno critiche, insulti e accuse di corruzione – ha concluso –. Fa parte del mio ruolo. Ma dormo tranquillo, perché ho la coscienza pulita. I miei collaboratori dell’ente Go! 2025, guidati da Mija Lorbek, meritano rispetto per la professionalità e l’impegno che stanno dimostrando in un progetto che porterà benefici duraturi al territorio».

Turel ha infine invitato chi vuole colpire politicamente la sua amministrazione a «prendersela con lui, non con il progetto». «Chi ritiene di saper fare meglio – ha dichiarato – lo dimostri alle prossime elezioni comunali. Ma distruggere la Capitale Europea della Cultura non porterà vantaggi a nessuno: ne soffrirebbero solo gli artisti, i cittadini e l’immagine della nostra regione».

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