A Turriaco protagonista il progetto culturale ‘Una crepa nel muro – La voce del riscatto’

A Turriaco protagonista il progetto culturale ‘Una crepa nel muro – La voce del riscatto’

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A Turriaco protagonista il progetto culturale ‘Una crepa nel muro – La voce del riscatto’

Di Redazione • Pubblicato il 11 Nov 2025
Copertina per A Turriaco protagonista il progetto culturale ‘Una crepa nel muro – La voce del riscatto’

Dal 12 novembre saranno tre le iniziative che porranno il focus sulla riflessione e sulla partecipazione civile per promuovere consapevolezza e prevenzione sul tema della violenza contro le donne.

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In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’amministrazione comunale di Turriaco, con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, propone il progetto “Una crepa nel muro – La voce del riscatto”, un’iniziativa corale che intreccia arte, riflessione e partecipazione civile. L’obiettivo è rompere il silenzio, interrogare i linguaggi che feriscono e riscoprire il potere liberatorio della parola e del gesto. Il progetto si articola in tre appuntamenti, ognuno dei quali offre un’esperienza diversa per dare voce al riscatto e alla consapevolezza: una mostra, una tavola rotonda e un flash mob finale.

Si parte mercoledì 12 novembre alle ore 18 con il vernissage della mostra “Oltre la ferita / Beyond the Wound”, allestita presso il Municipio di Turriaco. L’esposizione raccoglie opere di ex studentesse del Collegio del Mondo Unito di Duino, accompagnate da tre lavori dell’artista locale Martina Michelin. Attraverso pittura, fotografia e installazioni, le giovani artiste esplorano il tema della violenza sulle donne e la possibilità di superarla, restituendo voce e dignità a chi è stata ridotta al silenzio. Ogni opera diventa così un frammento di resistenza e un gesto di libertà, capace di trasformare la ferita in spazio di luce. La mostra resterà aperta fino a fine mese, con ingresso libero.

Il secondo appuntamento è in programma martedì 18 novembre alle 18, in Sala Consiliare Nilde Iotti, con la tavola rotonda “Al di là del muro”. L’incontro, dedicato al tema della (ri)educazione degli uomini autori di violenza, propone un dialogo per ripensare la cultura patriarcale e affrontare le radici del problema. Moderati dallo psicologo Franco Perazza, già direttore del Centro di Salute Mentale di Gorizia e del Dipartimento di Salute Mentale, interverranno la psicoterapeuta Nicoletta Boscarol, lo psicologo Davide Daris dell’associazione InterPares di Trieste e un’operatrice dell’Associazione Da donna a DONNA, partner dell’intero programma.

Il percorso si conclude il 25 novembre alle ore 18 con “La Crepa”, un flash mob e una performance di lettura e danza, realizzata con la partecipazione del pubblico. L’evento, ideato dall’Associazione Movimento Espressivo di Pieris e ispirato al breve testo di Francesca Ferigo, si terrà presso l’installazione di Simone Paulin “Mai più in gabbia”, allestita nel piazzale Donatori Volontari di Sangue, dove è stato creato un angolo permanente dedicato alla sensibilizzazione sul tema della violenza di genere. In questa performance, parole e corpi si uniscono per dire “basta” insieme, trasformando il dolore in forza e consapevolezza.

“Una crepa nel muro – La voce del riscatto” è quindi molto più di una serie di eventi: è un messaggio che attraversa i confini, una testimonianza del potere dell’arte e della parola. Una crepa non è soltanto una ferita, ma anche un varco, una possibilità. Da lì può entrare la luce.In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’amministrazione comunale di Turriaco, con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, propone il progetto “Una crepa nel muro – La voce del riscatto”, un’iniziativa corale che intreccia arte, riflessione e partecipazione civile. L’obiettivo è rompere il silenzio, interrogare i linguaggi che feriscono e riscoprire il potere liberatorio della parola e del gesto. Il progetto si articola in tre appuntamenti, ognuno dei quali offre un’esperienza diversa per dare voce al riscatto e alla consapevolezza: una mostra, una tavola rotonda e un flash mob finale.

Si parte mercoledì 12 novembre alle ore 18 con il vernissage della mostra “Oltre la ferita / Beyond the Wound”, allestita presso il Municipio di Turriaco. L’esposizione raccoglie opere di ex studentesse del Collegio del Mondo Unito di Duino, accompagnate da tre lavori dell’artista locale Martina Michelin. Attraverso pittura, fotografia e installazioni, le giovani artiste esplorano il tema della violenza sulle donne e la possibilità di superarla, restituendo voce e dignità a chi è stata ridotta al silenzio. Ogni opera diventa così un frammento di resistenza e un gesto di libertà, capace di trasformare la ferita in spazio di luce. La mostra resterà aperta fino a fine mese, con ingresso libero.

Il secondo appuntamento è in programma martedì 18 novembre alle 18, in Sala Consiliare Nilde Iotti, con la tavola rotonda “Al di là del muro”. L’incontro, dedicato al tema della (ri)educazione degli uomini autori di violenza, propone un dialogo per ripensare la cultura patriarcale e affrontare le radici del problema. Moderati dallo psicologo Franco Perazza, già direttore del Centro di Salute Mentale di Gorizia e del Dipartimento di Salute Mentale, interverranno la psicoterapeuta Nicoletta Boscarol, lo psicologo Davide Daris dell’associazione InterPares di Trieste e un’operatrice dell’Associazione Da donna a DONNA, partner dell’intero programma.

Il percorso si conclude il 25 novembre alle ore 18 con “La Crepa”, un flash mob e una performance di lettura e danza, realizzata con la partecipazione del pubblico. L’evento, ideato dall’Associazione Movimento Espressivo di Pieris e ispirato al breve testo di Francesca Ferigo, si terrà presso l’installazione di Simone Paulin “Mai più in gabbia”, allestita nel piazzale Donatori Volontari di Sangue, dove è stato creato un angolo permanente dedicato alla sensibilizzazione sul tema della violenza di genere. In questa performance, parole e corpi si uniscono per dire “basta” insieme, trasformando il dolore in forza e consapevolezza.

“Una crepa nel muro – La voce del riscatto” è quindi molto più di una serie di eventi: è un messaggio che attraversa i confini, una testimonianza del potere dell’arte e della parola. Una crepa non è soltanto una ferita, ma anche un varco, una possibilità. Da lì può entrare la luce.

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