Nuota con gli amici e annega a 11 anni, nuova tragedia nell'Isonzo a Salcano

Nuota con gli amici e annega a 11 anni, nuova tragedia nell'Isonzo a Salcano

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Nuota con gli amici e annega a 11 anni, nuova tragedia nell'Isonzo a Salcano

Di Redazione • Pubblicato il 23 Giu 2021
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La vittima è rimasta incastrata nella corrente. Stava nuotando con gli amici, quando è finito trascinato via. Un anno fa una vicenda simile.

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La spiaggetta sull'Isonzo di Salcano è diventata nuovamente teatro di una tragedia. Oggi alle 16.30 circa, infatti, un giovane di 11 anni ha perso la vita annegando. Il fatto è avvenuto all'altezza del Kajak center, sono stati inutili i soccorsi chiamati nel tentativo di salvare la vittima. Questa è stata trascinata a valle dalla corrente, verso il confine con l'Italia. Sul posto sono accorsi gli agenti della polizia di Nova Gorica e i vigili del fuoco con i sommozzatori. Attivate anche le ambulanze del Pronto intervento e la Protezione civile, nella vana speranza di ritrovare la persona ancora viva.

Questa è stato rintracciata e tirata fuori dall'Isonzo, con i soccorritori che hanno subito iniziato a rianimarlo, ma purtroppo senza successo. Del tragico incidente sono stati informati anche il gip del tribunale distrettuale e la procura di Nova Gorica. La polizia e gli investigatori criminali stanno continuando a raccogliere informazioni per determinare tutte le circostanze dell'incidente. Dalle prime ricostruzioni, un gruppo di bambini stava nuotando sotto l'ex diga dopo l'allenamento in canoa, come erano soliti fare. Uno di loro, però, è stato risucchiato dalla corrente, mentre gli amici tentavano di salvarlo.

Appena l'anno scorso, una vicenda analoga ha sconvolto il territorio, sempre con un piccolo nuotatore che non ce l'ha fatta. Sul tema, pochi giorni fa, l'amministrazione locale aveva pubblicato un post sui propri canali social con alcune linee guida. La prima era proprio dedicata alle drammatiche possibilità già sperimentate in passato (con un ulteriore incidente avvenuto sette anni prima): "Facciamo il bagno a nostro rischio e pericolo" recita la frase. La vicenda ora sarà al vaglio degli inquirenti, gettando nuove ombre sulla possibilità di mantenere la balneazione nella zona.

Foto Wikicommons

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