Monfalcone piange Lino Verona, una vita nell'associazionismo cattolico

Monfalcone piange Lino Verona, una vita nell'associazionismo cattolico

Il personaggio

Monfalcone piange Lino Verona, una vita nell'associazionismo cattolico

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 07 Feb 2022
Copertina per Monfalcone piange Lino Verona, una vita nell'associazionismo cattolico

Attivo tra Caritas e Popolo della Famiglia, si è spento molto probabilmente sabato. A dicembre aveva salutato il nipotino Costantino.

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Si è spento con ogni probabilità sabato 5 febbraio, Lino Verona, nella sua abitazione di Monfalcone. Per qualche ora gli amici lo avevano cercato, invano, e, spinti da una luce accesa in camera, avevano chiamato i Vigili del Fuoco. Una volta entrati nell’abitazione, l’amara scoperta: il buon Lino se n’è andato, molto probabilmente nel sonno. A darne notizia la figlia Francesca.

Un lutto importante nel mondo dell’associazionismo cattolico bisiaco. Lino era da anni attivo non solo in ambito parrocchiale ma anche nel coro diretto da Fabrizio Nardi a Staranzano e, prima ancora, con la Caritas diocesana, raccogliendo gli alimenti per i più bisognosi, e, quando si poteva, anche come volontario in ospedale durante i pasti dei degenti.

Nato ad Attimis il 2 novembre 1946, dopo un periodo di lavoro alla Fiat di Torino, si era trasferito a Monfalcone alla fine degli anni ’70 per lavorare alla Grandi Motori a Trieste e, poi, fino alla pensione, alla Fincantieri monfalconese. Sposato con Doris, se n’era occupato nel periodo della sua malattia fino alla scomparsa, nel 2015.

Nell’ultimo periodo, poi, era membro attivo del Popolo della Famiglia. Lo ricorda con affetto il coordinatore regionale, Renzo Erman. “Per noi è una notizia tristissima e un fulmine a ciel sereno: non più di due sere fa era collegato insieme a noi nella videoconferenza che il Popolo della Famiglia del Friuli Venezia Giulia aveva tenuto con il Direttivo Nazionale”, racconta Erman.

“Aveva aderito con entusiasmo al PdF, ed era sempre in prima fila nelle nostre iniziative. Uomo di solidissima fede, il Signore l'ha ricompensato già quaggiù con due grandi grazie: poter vedere il proprio nipotino, nato poco più di un mese fa, e lasciare questo mondo con una morte serena seppur improvvisa”, conclude Erman.

Lascia la figlia Francesca con il compagno Gilberto e il piccolo Costantino. Nato prematuro il 27 dicembre – la sua nascita era prevista il 5 febbraio, come ci racconta Francesca – ha così potuto essere visto dal nonno. La data delle esequie non è ancora stata stabilita.

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