La grande musica torna in Transalpina, Stravinsky unisce Gorizia e Nova Gorica

Luigi Maio porta in scena l'opera composta nel 1918, all'insegna dell'Europa. Gli obiettivi per il 2025.

Era il 1918 quando Igor Stravinsky compose “L’histoire du soldat”, capolavoro della musica da camera. In un’Europa stravolta dalla guerra, l’artista russo decise di mettere in scena una fiaba che fosse itinerante, per raccontare la storia di un soldato che scommette con il diavolo. A oltre un secolo di distanza, quest’opera torna protagonista e lo sarà in piazza Transalpina, unendo simbolicamente Gorizia e Nova Gorica nella cornice del Piccolo Opera Festival. L’evento si terrà sabato alle 19 ed è stato presentato questa mattina nel parco del municipio, sottolineandone il peso all’interno del percorso verso la Capitale europea della cultura.

Sul palco salirà Luigi Maio, che nella veste di “musicattore” interpreterà tutti e tre i personaggi presenti oltre a firmare regia, scene e costumi. Sarà accompagnato dall’ensemble della Glabena Mattina FJK, diretta per l’occasione dal giapponese Hirofumi Yoshida, direttore artistico dell’orchestra filarmonica di Bologna e del Japan opera festival. Nomi di primo piano a livello internazionale, quindi, che come evidenziato dall’assessore alla cultura, Fabrizio Oreti, testimoniano come la macchina organizzativa per l’appuntamento del 2025 è già partita. Entusiasmo condiviso dal capo di gabinetto del sindaco di Nova Gorica, Gorazd Božič.

L’esponente dell’amministrazione slovena ha posto l’accento sul ruolo sempre più centrale della piazza negli eventi condivisi, anche in vista dei progetti per la sua riqualificazione. “Il Piccolo Opera Festival sa cos’è la cultura di confine - ha commentato Vesna Humar, coordinatrice del progetto GO2025 -, nessuna città è troppo piccola per la grande arte. Questo festival rispecchia la nostra filosofia: è transfrontaliero, radicato nel territorio e di richiamo internazionale”. Da qui, l’annuncio che nel prossimo futuro ci saranno tante altre iniziative condivise “ma non saranno solo eventi, bensì anche opportunità di sviluppo e che lasceranno qualcosa sul territorio”.

Un’altra particolarità dell’opera è il fatto che Maio reciterà sia in italiano che in sloveno, per alcuni pezzi. “Non volevamo più fare proposte separate per la lingua - ha spiegato il direttore artistico della kermesse, Gabriele Ribis - questo sarà il primo esperimento in questa direzione”. L’obiettivo più grande, peraltro, è far sì che “Gorizia e Nova Gorica si riprendano quel ruolo storico di crocevia culturale, anche a livello internazionale. Le due città devono diventare l’esempio di convivenza europea basata sulla cultura”. Proposito espresso anche dal direttore d’orchestra: “Questa serata deve unire le città e le nazioni”. A dare il proprio supporto saranno anche il console generale a Milano e l'ambasciata a Lubiana del Giappone.

Sotto la supervisione di Yoshida, saranno sette musicisti che eseguiranno i brani ideati dal grande nome, scomparso esattamente 50 anni fa e sepolto a Venezia. Uno spirito europeo per eccellenza, il suo, per cui la collocazione in piazza Transalpina e trg Evrope non è stata affatto casuale. Anzi, la pièce è stata studiata appositamente per questo luogo, auspicando quindi nel bel tempo. Saranno duecento i posti a sedere disponibili gratuitamente, su prenotazione, ma sarà comunque possibile assistere in piedi fuori dall’area transennata. Per riservare il posto, basta scrivere all’indirizzo email tickets@piccolofestival.org o contattare il numero 366 4218001.

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