Gradisca apre le porte del suo castello, visite nella storia con il Fai

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Gradisca apre le porte del suo castello, visite nella storia con il Fai

Di Redazione • Pubblicato il 10 Ott 2021
Copertina per Gradisca apre le porte del suo castello, visite nella storia con il Fai

Appuntamento settimana prossima nei luoghi più suggestivi. Visite anche all'Amideria Chiozza di Ruda.

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Ci saranno delle belle sorprese nell'edizione 2021 delle Giornate d'autunno del Fai. Sabato 16 e domenica 17 ottobre, infatti, andrà in scena il decimo appuntamento annuale, con i volontari che accompagneranno i visitatori in luoghi poco conosciuti o non sempre accessibili. Tra questi, in provincia di Gorizia spicca il castello di Gradisca, dove è recentemente terminato un primo, importante lavoro di riqualificazione: vi si potrà entrare sabato dalle 14 alle 18 edDomenica nelle fasce 10-13 e 14-18.

Tra i 600 luoghi solitamente inaccessibili o poco noti in 300 città d’Italia che 5mila tra delegati e volontari non vedono l'ora di condividere con entusiasmo e passione, anche il Friuli Venezia Giulia è protagonista con 20 luoghi aperti in 12 comuni. Tra questi anche il Palazzo del Provveditore delle armi a Palmanova, inserito tra i 42 siti che il ministero della Difesa, lo Stato maggiore della Difesa e le forze armate hanno permesso di aprire in occasione del centenario della traslazione della salma del Milite Ignoto.

Tornando a Gradisa, il tour sulle orme della città fortezza - patrocinato dall'amministrazione comunale - si terrà nelle due giornate, con visite anche al locale museo di storia (sabato 14-18 e domenica 10-13 e 14-18). Poco distante, da segnalare anche l'apertura dell'Amideria Chiozza a Ruda, dove sarà possibile ammirare la preziosa macchina a vapore, recentemente restaurata grazie contributo concesso dal Fondo per l’ambiente italiano con Intesa Sanpaolo nell’ambito de “I Luoghi del cuore”, il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare.

Si tratta del cuore pulsante del complesso industriale di origine ottocentesca attivo nell'estrazione dell'amido che risultava danneggiato a causa della sua lunga inattività e al generale abbandono del sito manifatturiero a partire dagli anni Ottanta e che rappresenta oggi l'unica fabbrica di amido in Europa ancora in possesso del sistema produttivo originale. Il recupero del macchinario è stato realizzato grazie al grande impegno dei volontari dell’associazione Amideria Chiozza, costituitasi nel 2014, e al supporto tecnico-scientifico del Museo della Tecnica di Brno, in Repubblica Ceca.

Lì si conserva la documentazione originale delle macchine della Ernst Brunn, ditta che realizzò l'apparato nel 1901. Di recente, l’Amideria è stata set della seconda stagione della fiction Rai “Volevo fare la rockstar” e del film Netflix “Robbing Mussolini”.

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