Gorizia, donne vittime di abusi: preoccupano le violenze in famiglia

Gorizia, donne vittime di abusi: preoccupano le violenze in famiglia

i dati della polizia

Gorizia, donne vittime di abusi: preoccupano le violenze in famiglia

Di Redazione • Pubblicato il 24 Nov 2021
Copertina per Gorizia, donne vittime di abusi: preoccupano le violenze in famiglia

Domani l'evento informativo al Tiare. Focus sui dati in provincia, supporto anche per gli uomini.

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Ammontano a 43 i reati “spia” commessi in provincia di Gorizia da gennaio a settembre di quest’anno. Lo rivela la Questura del capoluogo, alla vigilia della Giornata contro le violenze sulle donne, facendo anche un confronto rispetto all’anno scorso, quando si è registrato un netto incremento anche a causa del lockdown. Alla fine del 2020, sono emersi 73 casi segnalati tra atti persecutori (18), maltrattamenti in famiglia (41) e violenze sessuali (14), mentre ora si è arrivati a 13 denunce per stalking, 25 nell’ambito familiare e 5 per violenze sessuali.

Grazie alle iniziative già realizzate dalla polizia di stato, è stato possibile registrare a livello nazionale una leggera diminuzione dell’andamento di femminicidi rispetto agli omicidi in genere: se nel periodo gennaio-agosto 2020 le donne assassinate erano il 48% del totale, nell’analogo periodo del 2021 l’indice scende al 41%. Nel 72% dei casi l’autore è il marito o l’ex, in un caso su due è stata usata un’arma da taglio. Il 70% delle vittime erano italiane. Sul fronte della prevenzione, l’ammonimento del Questore è il provvedimento più efficace.

Il numero più alto di ammonimenti per atti persecutori si registra al Sud. Quello degli ammonimenti per violenza domestica, invece, nelle regioni del nord Italia. Nel 49% dei casi i soggetti ammoniti, sia per stalking che per violenza domestica, vivono o hanno vissuto con la vittima. Si offre, però, anche una mano agli uomini maltrattanti, a coloro che agiscono con violenza senza ancora sfociare in un reato più grave che richiede un intervento di polizia giudiziaria. La Polizia di Stato, grazie al protocollo Zeus, indica anche agli uomini un percorso utile.

Si tratta di un supporto per uscire dal ciclo della violenza e gestire la rabbia. In quest’ottica, la Questura di Gorizia ha partecipato e continua a farlo a diverse iniziative sul tema della violenza di genere: lunedì presso Palazzo Lantieri a Gorizia si è tenuto un convegno, al quale ha preso parte il questore Paolo Groppuzzolo, dove sono stati divulgati gli esiti di una ricerca, coordinata dall’Università di Trieste e condotta da tutti i centri antiviolenza del Friuli Venezia Giulia, che ha indagato sull’evoluzione della violenza contro le donne durante la pandemia.

Domani, al centro commerciale Tiare di Villesse, insieme all’associazione “Da donna a donna” verrà allestito uno stand informativo nei pressi dell’ingresso principale. L’intento è offrire ai visitatori un servizio di informazione e sensibilizzazione. L’evento sarà anticipato da una conferenza stampa alle 11.30, alla quale parteciperà il dirigente della divisione Anticrimine della Questura, che vedrà intervenire rappresentanti del Comune di Villesse, “Da donna a Donna”, associazione Auser e Tiare. Il tutto in Piazza Maravee, al secondo piano nella zona Food court.

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