il progetto
Gorizia, il ponte di Piuma in sicurezza con un arco in più: caccia a 5,5 milioni

Approvato in giunta il progetto di fattibilità tecnica ed economica, non sarà chiuso al traffico durante i lavori. Ora caccia ai fondi per intervenire.
Ponti osservati speciali a Gorizia: tutti i manufatti cittadini sono sottoposti a verifiche e indagini, a fronte del passare degli anni e in particolare delle nuove caratteristiche dei flussi di traffico. In giunta è ora approdato il progetto di fattibilità tecnica ed economica di manutenzione straordinaria del Ponte di Piuma, redatto dall’ingegnere Andrea Di Santolo tenendo conto delle necessità emerse in seguito appunto agli accertamenti che sono stati eseguiti. La novità prevede l'aggiunta di un terzo arco ai due già presenti. Scatta ora da parte del sindaco e della giunta l’attivazione di canali regionali e nazionali per l’ottenimento delle risorse necessarie.
Per finanziare i lavori necessari a rimettere a nuovo l'infrastruttura, tanto importante per la città, sono necessari 5,5 milioni di euro. «Inizia ora per il Ponte di Piuma - spiega il sindaco, Rodolfo Ziberna - un iter caratterizzato da innumerevoli adempimenti amministrativi, necessari per la realizzazione di un’opera di importanza strategica per Gorizia. Stiamo parlando di una delle porte d’ingresso in città, caratterizzata peraltro da un’intensa circolazione anche di mezzi pesanti. Si tratta ora di attivarci per reperire i canali contributivi per l’esecuzione dell’intervento, che non sarà solo di carattere strutturale».
«È previsto infatti anche il miglioramento funzionale del manufatto, con un adeguamento della larghezza che permetterà di ricavare due corsie dedicate alla circolazione veicolare e due riservate alla viabilità ciclabile e pedonale, con le apposite barriere di protezione» rimarca il primo cittadino. «Tutti i nostri ponti - precisa l'assessore ai Lavoi pubblici, Sarah Filisetti - realizzati in epoche molto diverse, presentano una vita utile ormai compresa tra i 40 e i 150 anni circa e hanno compiuto in larga parte la loro vita utile di progetto. Risentono, ciascuno in diversa maniera, oltre che dell’età, di tecniche costruttive inadeguate in relazione ai carichi e ai flussi di traffico attuali, largamente superiori a quelli dei progetti».
«Da anni, infatti, ritroviamo nel programma triennale dei lavori pubblici, indicazione dei continui interventi di manutenzione sui ponti cittadini conseguenti ai monitoraggi» ricorda ancora. Il ponte esistente è stato realizzato nel 1946 in sostituzione del precedente, che era costituito da una struttura a traliccio metallico a tre campate distrutto nel corso della Seconda guerra mondiale. Era stata redatta, da parte dello stesso architetto Di Santolo, una relazione di vulnerabilità statica e sismica nell’ottobre 2020, che ne ha evidenziato le criticità, ovvero la precarietà dell’impalcato e degli elementi verticali.
La giunta aveva allora richiesto al progettista, tra le altre cose, una soluzione progettuale che consentisse il mantenimento del traffico veicolare e ciclo-pedonale durante l’esecuzione delle opere di rifacimento dell’impalcato del ponte. Al termine del 2021, sono state proposte tre alternative progettuali all’amministrazione, per individuare quella che meglio delle altre risponde alle esigenze di funzionalità tecnica ed economica dell’opera. È stata così scelta quella che prevede appunto la realizzazione di un terzo arco gemello ai due già esistenti, da realizzarsi a monte del ponte, mantenendo sempre aperto il traffico veicolare a senso unico alternato sulla porzione di impalcato non interessato ai lavori.
La soluzione prescelta risulta inoltre quella che meglio risponde al rapporto costi/benefici. Il costo conseguente all’adozione di questa soluzione ammonta a 5,5 milioni di euro. Affiancare un terzo arco ai due esistenti presenterebbe, secondo i progettisti, notevoli vantaggi: il nuovo manufatto è infatti propedeutico alla ristrutturazione del ponte, ma a opera conclusa è parte integrante e funzionale dello stesso. Consentirà inoltre il passaggio in corso d’opera, seppure a senso unico alternato, dei veicoli e dei pedoni su corsie dedicate, per arrivare a una sezione trasversale complessiva del ponte ristrutturato tale da consentire una separazione dei diversi tipi di utenza (pedoni, ciclisti, veicoli) su corsie dedicate e protette da barriere di sicurezza, in conformità alle leggi.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.




Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
