‘Voci dal confine’ parla delle quattro lingue di Gorizia con Guido Pettarin: un nuovo dialogo tra memoria e futuro

‘Voci dal confine’ parla delle quattro lingue di Gorizia con Guido Pettarin: un nuovo dialogo tra memoria e futuro

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‘Voci dal confine’ parla delle quattro lingue di Gorizia con Guido Pettarin: un nuovo dialogo tra memoria e futuro

Di REDAZIONE • Pubblicato il 14 Nov 2025
Copertina per ‘Voci dal confine’ parla delle quattro lingue di Gorizia con Guido Pettarin: un nuovo dialogo tra memoria e futuro

Marilisa Bombi ospita nel nuovo episodio l'ex deputato, profondo conoscitore del tema e da anni sostenitore di un riconoscimento del pieno plurilinguismo della città di confine.

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Gorizia. Gurize. Görz. Gorica. Quattro nomi per una sola città, quattro identità che convivono da secoli sullo stesso territorio. È da questa pluralità che prende avvio il nuovo episodio del podcast condotto da Marilisa Bombi, "Voci dal Confine", dedicato al patrimonio linguistico goriziano.

Ospite della puntata è Guido Pettarin, profondo conoscitore del tema e da anni sostenitore di un principio chiaro: la storia di Gorizia non può essere compresa senza il riconoscimento pieno del suo plurilinguismo. Non solo italiano e sloveno, ma anche friulano e tedesco, lingue che per lungo tempo hanno caratterizzato la vita quotidiana della città. A queste si aggiunge la memoria ebraica, che ha lasciato un’impronta culturale significativa e ancora poco valorizzata.

Nel dialogo, i due protagonisti evidenziano come Go! 2025 abbia consolidato il bilinguismo italo-sloveno, segnando un traguardo importante, ma abbia nel contempo rischiato di mettere in ombra le altre lingue storiche del territorio. Pettarin invita a non perdere questa occasione: proprio l’anno della Capitale Europea della Cultura dovrebbe diventare l’occasione per mostrare al mondo la complessità e la ricchezza linguistica di Gorizia, un unicum nel panorama europeo.

La conversazione affronta anche il tema dei simboli pubblici: la segnaletica quadrilingue, le targhe, il nome del municipio nelle diverse lingue storiche. Non si tratta di meri dettagli estetici, bensì di strumenti di riconoscimento identitario e di consapevolezza collettiva.

Il friulano, poi, viene ricordato come lingua franca della Gorizia di un tempo, ponte tra comunità diverse; il tedesco come eredità mitteleuropea cancellata dalle fratture del Novecento; lo sloveno come radice viva e condivisa; l’italiano come voce contemporanea della città.

L’episodio si chiude con un saluto nelle quattro lingue, a testimonianza che il plurilinguismo non è solo tema di discussione, ma pratica quotidiana e gesto simbolico.

Ascolta l'episodio su YouTube oppure su Spotify

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