San Canzian d'Isonzo lancia lo Swap party in vista del Natale: scambio di oggetti tra gli studenti

San Canzian d'Isonzo lancia lo Swap party in vista del Natale: scambio di oggetti tra gli studenti

L'iniziativa

San Canzian d'Isonzo lancia lo Swap party in vista del Natale: scambio di oggetti tra gli studenti

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 29 Nov 2022
Copertina per San Canzian d'Isonzo lancia lo Swap party in vista del Natale: scambio di oggetti tra gli studenti

Appuntamento il 20 dicembre quando studenti e studentesse potranno effettuare il baratto assistiti da insegnanti e genitori.

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Si svolgerà il 20 dicembre a partire dalle 9.30 lo Swap party nella palestra comunale di Pieris in via Anna Frank. Un’iniziativa porata avanti dall’Istituto comprensivo “Dante Alighieri” di San Canzian d’Isonzo con Sportland Fvg. A trovarsi il dirigente scolastico, Silvio Ceneri, e Giorgia Deiuri.

“La proposta ha coinvolto Sportland FVG perché si tratta di un’associazione che si pone come finalità la promozione dell’area Pedemontana e dell’alto Friuli in chiave sportiva-turistica, perseguendo il valore della sostenibilità”, racconta l’istituto.

Il progetto swap party vedrà coinvolte inizialmente le classi quarte e quinte della Scuola primaria di Pieris e le quattro classi prime della Scuola secondaria di primo grado con i loro genitori. Nei mesi successivi proprio per dare continuità alla tematica, l’evento interesserà anche la Scuola Primaria di San Canzian e quella di Turriaco.

“L’iniziativa rappresenta un buon modo per far riflettere sulla responsabilità di ciascuno nei confronti dell’ambiente. La scuola allora, diventa un luogo di sperimentazione di un approccio alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica per mezzo di esperienze concrete e partecipative. Gli alunni, durante una serie di lezioni preparatorie con attività stimolanti e coinvolgenti, hanno capito la differenza sostanziale tra “riuso” e “riciclo”: si riutilizza un bene che non è ancora diventato un rifiuto e si ricicla ciò che invece già lo è e che apparentemente non è più funzionale allo scopo per il quale è stato prodotto. Sembra un gioco di parole, ma è molto più semplice di quel che si pensi”, racconta l’istituto.

“Hanno poi riflettuto sulle problematiche connesse alla produzione, al consumo e alla gestione degli oggetti e considerato la possibilità di ripararli e riutilizzarli applicando in modo concreto il concetto di economia circolare, sono stati quindi educati allo scambio”. La strategia delle 5 erre dei rifiuti che ancora oggi torna molto utile per comprendere l’importanza (e la semplicità) del vivere con zero sprechi che include: riduzione, riuso, riciclo, raccolta e recupero.

“Oggi più che mai - sostiene il Dirigente Scolastico queste cinque azioni dovrebbero diventare un mantra, entrare nelle aule scolastiche ed essere il fulcro della nostra quotidianità, oltre che delle politiche orientate alla sostenibilità ambientale. Già, perché se è vero che riutilizzare beni ed oggetti significa limitare la produzione di rifiuti, è anche vero che esiste tutta una serie di abitudini virtuose che, in maniera sinergica e sistematica, possono dare risultati ancora più significativi. Attivare un modello economico basato su queste 5 regole e farle diventare uno stile di vita non è semplice, ma sicuramente urgente e necessario. È l’abc di quella che oggi viene definita Economica Circolare che si contrappone con forza alle economie di scala – nate dopo la Seconda Rivoluzione Industriale – e alla cultura dilagante dell’usa e getta che si è impossessata delle nostre abitudini.

Aiutati dalle loro famiglie e dai docenti, durante lo swap party i ragazzi si scambieranno oggetti, capi d'abbigliamento, accessori di vario tipo, ma anche libri e giocattoli che possono così rivivere una nuova vita. Non viene utilizzato denaro. Gli scambi avverranno secondo la modalità del baratto.

L’Istituto Comprensivo è da sempre impegnato sulle tematiche della sostenibilità ambientale quale valore sociale, economico ed etico in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 che mirano a garantire il benessere di tutte le persone, lo sviluppo economico, la protezione dell’ambiente con un occhio di riguardo alla pace, allo Stato di diritto e del buongoverno, essenziali per la promozione dello sviluppo sostenibile.

“Attraverso questo piccolo evento, il nostro Istituto vuole dare un segnale di responsabilità alle nuove generazioni per evitare il collasso dell’ecosistema terrestre. Si possono soddisfare i bisogni della generazione presente anche senza compromettere quelli della generazione futura, questo è il messaggio da tramandare”, conclude la professoressa Mariacristina Ceo.  

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