Rabbia per l'attacco dei vandali a Terzo di Aquileia, distrutta la statua del ciclista

Rabbia per l'attacco dei vandali a Terzo di Aquileia, distrutta la statua del ciclista

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Rabbia per l'attacco dei vandali a Terzo di Aquileia, distrutta la statua del ciclista

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 15 Giu 2021
Copertina per Rabbia per l'attacco dei vandali a Terzo di Aquileia, distrutta la statua del ciclista

Colpita la statua creata da due artisti di Gorizia. Era nel parco dal 2010, appello del sindaco a trovare il responsabile.

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Doveva essere un simbolo per celebrare il ciclismo e gli amanti delle due ruote. Qualcuno, però, non deve aver gradito il messaggio. È stata così abbattuta la statua in polistirolo posta lungo la strada regionale 352 a Terzo d’Aquileia, collocata lì in occasione della tappa del Giro d’Italia del 23 maggio che da Grado è arriva fino a Gorizia. Il danno è stato scoperto nel weekend, con grande dispiacere dell’amministrazione comunale che ora chiede aiuto nel risalire ai responsabili. Nell’area, infatti, non sono presenti telecamere e il fatto è accaduto probabilmente la sera, senza molti testimoni.

Il sindaco Giosualdo Quaini sporgerà domani denuncia ai carabinieri e condanna fermamente l’atto vandalico. “Quanto accaduto - commenta - ci fa riflettere sui comportamenti vandalici di persone incivili del cui atteggiamento mette in essere molte riflessioni, la violenza contro i beni comuni può purtroppo degenerare anche contro le persone. Nel frattempo, non possiamo far altro che denunciare il fatto alle forze dell’ordine per le dovute indagini, alle quali siamo tutti chiamati a collaborare per identificare e punire questi ignobili vandali”. L’opera era stata realizzata nel 2007 dal duo di Gorizia Claudio Mrakic e Paolo Figar.

Esposta dapprima a Portogruaro e a Treppo Carnico in occasione di gare amatoriali ciclistiche, il cittadino di Terzo Carmelo Contin aveva deciso di donarla al comune. Posta inizialmente nella stessa area verde ma poco distante, in occasione del passaggio della carovana rosa è stata spostata. In quella posizione, infatti, era vicina alla pista ciclabile Alpe Adria e l’intento era abbellire la zona molto frequentata. Quaini non nasconde che qualcuno avesse già espresso pareri poco simpatici verso l’installazione: “Questi atti preoccupano, se non ti piace me lo vieni a dire ma non la butti giù. O è un’azione di qualcuno che ce l’ha contro i ciclisti?”.

La statua sarebbe quindi rimasta in quella posizione anche in futuro “perché da lì transitano le persone sulla pista ed è ben visibile. L’opera si trovava già lì dal 2010, a una ventina di metri, poi l’abbiamo restaurata. Per molti era diventata anche un punto di riferimento, tanto che molti ci hanno chiesto informazioni quando l’abbiamo portata via per rimetterla apposto”. Ora le parti rimaste sono conservate in un magazzino comunale, nella speranza che possa essere riassemblata. “È il segnale che non va bene” conclude il sindaco. I due scultori sono nomi celebri in città e non solo, con propri lavori che sono stati esposti in tutta Italia e anche all’estero.

Nella foto: Giosualdo Quaini, Carmelo Contin e la statua distrutta.

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