Muore a 91 anni la marchesa Salvotti de Bindis, anima di Joannis votata alla beneficenza

Muore a 91 anni la marchesa Salvotti de Bindis, anima di Joannis votata alla beneficenza

il lutto

Muore a 91 anni la marchesa Salvotti de Bindis, anima di Joannis votata alla beneficenza

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 01 Apr 2021
Copertina per Muore a 91 anni la marchesa Salvotti de Bindis, anima di Joannis votata alla beneficenza

La donna si è spenta a tre mesi di distanza del marito, entrambi molto legati alle opere di carità. L'impegno per i più deboli.

Condividi
Tempo di lettura

Appena tre mesi fa era venuto meno suo marito, il marchese Doimo Frangipane. Questa mattina, si è spenta anche lei, Feliciana Salvotti de Bindis, machesa di Strassoldo e Soffumbergo e nata baronessa. Originaria di Trento, dov’era nata 91 anni fa, dopo il matrimonio nel 1963 si trasferì a Joannis di Aiello del Friuli, terra natia del marito. Persona di grande fede nel Signore, oggi molti la ricordano per la sua riservatezza ma anche per il grande impegno nelle opere di carità e beneficienza, soprattutto in veste di dama d’onore e devozione del Sacro ordine di Malta. Era un ex docente di liceo, da tempo in pensione.

Laureatasi in Scienze politiche a Firenze negli anni Cinquanta, dove ebbe modo di avere Giovanni Spadolini come professore, proveniva da un’importante famiglia nobile del Trentino asburgico. Suo bisnonno, infatti, era Antonio Salvotti, giudice che diresse il processo Maroncelli-Pellico nel 1821, a carico dei cospiratori anti-austriaci nel Lombardo-Veneto, condannando appunto Piero Maroncelli e Silvio Pellico dapprima alla pena capitale, poi ai lavori forzati nella fortezza dello Spielberg, nell’odierna Repubblica Ceca. Una famiglia di intellettuali, quindi, che fece sì che la stessa baronessa potesse studiare, coltivando sempre la passione per la conoscenza.

“È stata un’ottima moglie e un’ottima madre - la ricorda il figlio, Gordio Frangipane -, con una profonda dedizione alla famiglia e al volontariato nell’Ordine di Malta”. Entrò in quest’ultimo negli anni Ottanta, ormai 50enne. Pur vivendo sempre dagli anni Sessanta ad oggi in Friuli, non mancò mai di fare visita ai parenti nel suo Trentino, dove fino ai primi anni Duemila viveva ancora la madre, centenaria. Anche da parte di quest’ultima, il lignaggio è legato con la storia di quel territorio, essendo stata la nipote di Paolo Oss Mazzurana, sindaco di Trento verso la fine dell’Ottocento che portò la luce elettrica e diede un pulso importante alla città, incontrando anche don Bosco.

“Ha sempre vissuto in una profondissima fede - sottolinea il figlio -, mentale e caritativa, vissuta con il cuore. È stato il tratto che l’ha resa una donna serena, invecchiando bene. Trasmetteva serenità in chi la conosceva, i quali hanno un ricordo di una donna in pace con sé stessa”. Un ritratto condiviso anche da monsignor Arnaldo Greco, cappellano di delegazione regionale dell’Ordine di Malta: “Lei ha vissuto molti pellegrinaggi a Loreto e Lourdes, fornendo assistenza agli ammalati. Era anche molto attiva in parrocchia”. Probabilmente, la data dei funerali sarà martedì, sicuramente non prima complice anche il fine settimana di Pasqua e le limitazioni imposte dalla pandemia.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione