Monfalcone festeggia la riapertura delle Terme Romane. Ora si punta al «pieno rilancio»

Monfalcone festeggia la riapertura delle Terme Romane. Ora si punta al «pieno rilancio»

LA RIPARTENZA

Monfalcone festeggia la riapertura delle Terme Romane. Ora si punta al «pieno rilancio»

Di Federico De Giovannini • Pubblicato il 14 Nov 2025
Copertina per Monfalcone festeggia la riapertura delle Terme Romane. Ora si punta al «pieno rilancio»

Riqualificazione con fondi regionali per un milione di euro. A nuovo l’intero impianto da febbraio 2025. Attesa la formalizzazione della Regione per accreditare il complesso al Servizio Sanitario Nazionale.

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Hanno accolto i primi clienti il primo lunedì di questo mese, ma oggi venerdì 14 novembre se ne è festeggiata ufficialmente la riapertura. Le Terme Romane di Monfalcone ritornano in piena funzione dopo i quasi due anni di iter ed interventi di natura straordinaria che il Comune ha portato avanti per un valore complessivo di un milione di euro.

Lo stabilimento di via Timavo, di proprietà comunale e gestito da Terme Fvg, è rimasto chiuso ai clienti da settembre 2023 fino all’inizio novembre 2025, quando tutti i lavori sono giunti a termine. A celebrare il momento, stamattina, una nutrita rappresentanza di personalità e autorità cittadine di Monfalcone: vari gli esponenti del Consiglio comunale.

Prima di brindare alla riqualificazione del complesso termale, ha esordito prendendo la parola Raffaele Rinaldi Garofalo, amministratore delegato di Terme Fvg dall’aprile 2025. Una «forte volontà di rilancio con un piano per riscattare lo stabilimento termale» anima la visione di Terme Fvg: Garofalo ha prospettato «nuove iniziative e nuove prestazioni» con particolare attenzione a «potenziare l’aspetto sanitario» e all’ambito della «medicina estetica». L’Ad si è espresso anche in rappresentanza di Garofalo Health Care, una delle principali realtà in Italia nel settore della sanità privata accreditata, presente nel territorio regionale anche con l’acquisizione due anni or sono di buona parte della struttura del Sanatorio Triestino.

Il sindaco Luca Fasan ha garantito la «massima disponibilità da parte del Comune di Monfalcone per promuovere il rilancio» del centro termale, «contestualizzandolo nel piano generale di carattere turistico del “brand Monfalcone”»; lodi, da parte del primo cittadino, alla prospettiva di Terme Fvg animata da “energie giovani” e ai «numeri molto confortanti che hanno accompagnato la riapertura». La visione dell’attuale direzione «nell’immaginare nuovi servizi aggiuntivi» è stata accolta molto positivamente anche dal consigliere Anna Maria Cisint, che ha sottolineato la «qualità» raggiunta ora dall’impianto delle Terme al termine dei lavori e il «prezioso valore» dell’acqua che sgorga in via Timavo. L’eurodeputata ha infine auspicato un «vero rilancio» del complesso anche alla luce della «richiesta già molto alta e non solo da Monfalcone».

Gli interventi, finanziati con risorse provenienti da fondi regionali, si sono concentrati sulla sostituzione di tutte le tubature degli impianti idrici del complesso, sia di acqua termale che sanitaria, e sulla riqualificazione di componenti come le dorsali interne di adduzione dell’acqua per un completo rinnovo che ha migliorato l’efficienza dell’intero impianto. Anche gli apparecchi per l’inalazione e le dieci vasche termali singole sono stati sostituiti, assieme a rubinetterie e sanitari – con nuovi modelli resistenti all’effetto prolungato dell’acqua termale – e al sistema di controllo e disinfezione dell’acqua a uso sanitario. I lavori si sono spostati infine sulle due piscine termali, rinnovandole, e caldaia e unità per il trattamento dell’aria con il ripristino delle finiture interne.

L’iter burocratico per eseguire i lavori è cominciato nel settembre 2023, mentre – spiegano il responsabile unico di progetto Umberto Poles e l’assessore ai lavori pubblici Tiziana Maioretto – «i cantieri veri e propri hanno preso il via nel febbraio 2024». Un anno dopo, il Comune ha consegnato a Terme Fvg la struttura pronta: nei mesi tra febbraio e novembre, si è svolto il processo di monitoraggio continuo e analisi delle acque culminato con l’autorizzazione di Asugi all’apertura. Resta ancora la formalizzazione, a carico della Regione Friuli Venezia Giulia, per accreditare le Terme Romane nel Sistema Sanitario Nazionale, così da garantire agevolazioni ed esenzioni previste dalle norme di sanità pubblica per chi frequenta lo stabilimento a scopo terapeutico.

Come sottolineato anche dalla direttrice della struttura Fabiana Rea, l’acqua termale che sgorga in via Timavo ha proprietà che rendono unico lo stabilimento monfalconese nel panorama regionale: ricca è la «concentrazione di solfati e magnesio, benefica per il fisico già dalle prime sedute». E proprio un augurio ad operare per il benessere delle persone e del mondo è stato il concetto espresso dal parroco don Flavio Zanetti nella preghiera di benedizione al termine del momento istituzionale; infine, all’esterno dell’edificio, un brindisi conviviale offerto da un’altra realtà con rilevanti radici storiche nel territorio goriziano, ovvero la Tenuta Villanova di Farra d’Isonzo.  

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