Le mani delle Ecomafie sul Fvg, anche da qui passa la lotta ambientalista

Le mani delle Ecomafie sul Fvg, anche da qui passa la lotta ambientalista

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Le mani delle Ecomafie sul Fvg, anche da qui passa la lotta ambientalista

Di Fridays For Future Gorizia • Pubblicato il 12 Feb 2023
Copertina per Le mani delle Ecomafie sul Fvg, anche da qui passa la lotta ambientalista

I ragazzi del Fridays for future puntano il dito verso il fenomeno criminale: nel 2020 sono stati accertati 521 reati in Fvg.

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«Cosa c’entra la mafia con la lotta ambientalista?» Uno dei tanti motivi che ci dovrebbero spingere a scendere in piazza dovrebbe essere la lotta contro l’ecomafia, fenomeno che devasta anche il nostro territorio. Legambiente ha coniato questo termine per riferirsi a tutte quelle attività illegali delle organizzazioni criminali di stampo mafioso che arrecano danni all’ambiente.

Nel 2021 i reati più commessi dalle ecomafie sono stati: il ciclo illegale del cemento (9.490), il ciclo illegale dei rifiuti (8.473), reati contro la fauna (6.215) e gli incendi colposi, dolosi e generici (5.385) rispetto a quest’ultimi c’è stato un incremento del 27.5%. Il Rapporto Ecomafia 2022 di Legambiente ci spiega che i reati contro l’ambiente nel 2021 sono stati 30.590, con una media di quasi 84 reati al giorno.

Inoltre queste attività illegali solo nel 2021 hanno fatto guadagnare alle organizzazioni criminali circa 8,8 miliardi di euro. Nonostante una diminuzione del 12,3% rispetto ai dati del 2020, rimane un dato preoccupante e che continua a restare alto. Tutto ciò continua a succedere nonostante nel febbraio scorso è entrata tra i principi fondamentali della Costituzione italiana «La salvaguardia dell’ambiente e la sua protezione»

E in Friuli Venezia Giulia? Il 2019 è stato l’anno record per le illegalità ambientale in FVG. Sono stati accertati dalle forze dell'ordine 544 reati, con una crescita del 35,4% rispetto al 2018 ed è un trend tuttora in crescita. Nel 2020 sono stati accertati 521 reati, con 386 persone denunciate. Per i reati legati al ciclo del cemento, nell’ultimo triennio il numero dei reati e sequestri è salito, mentre le denunce sono diminuite.

Per il ciclo dei rifiuti, le inchieste dal 2002 al 1 aprile 2022 sono 15 in Fvg, che rappresentano il 3,4% sul totale nazionale, e si parla di ben 714mila tonnellate di rifiuti. Questi reati avvengono in ogni fase del ciclo, dalla produzione, al trasporto, fino allo smaltimento, al finto recupero e alle dichiarazioni sulle quantità e tipologie da smaltire. È un reato molto pericoloso e redditizio.

Anziché essere gestiti nel rispetto dell’ambiente e della salute pubblica, i rifiuti vengono trattati in maniera irregolare, causando gravi rischi per gli ecosistemi: avvelenando l’aria, contaminando le falde acquifere, inquinando i fiumi e le coltivazioni agricole. Sono stati 18 gli incendi di rifiuti che, dal 2013 al 2022, hanno interessato impianti di trattamento e capannoni dismessi.

Non siamo più disposti a sopportare che il nostro futuro e il nostro territorio vengano messi a repentaglio, ed è anche per questo che il 3 marzo scenderemo in piazza a Gorizia, come in tutto il mondo, per continuare a chiedere a gran voce un mondo più giusto per tutti.

Alessandra Bianchin, 20 anni, e Alessandro Mamolo, 19 anni, attivisti di Fridays For Future Gorizia, movimento intersezionale e internazionale che lotta per la giustizia climatica e sociale, chiedono ai governi di tutto il mondo di attuare immediatamente la transizione ecologica.

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