Gusto e sostenibilità, Villa Russiz casa degli esperti di slow food

Gusto e sostenibilità, Villa Russiz casa degli esperti di slow food

capriva del friuli

Gusto e sostenibilità, Villa Russiz casa degli esperti di slow food

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 06 Lug 2022
Copertina per Gusto e sostenibilità, Villa Russiz casa degli esperti di slow food

Ieri l'incontro tra vini e pesce, oggi l'appuntamento con il fondatore di Slow food, Carlo Petrini.

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I vini del Collio e i pesci dell’Adriatico si sono incontrati ieri nella cornice di Villa Russiz, a Capriva del Friuli, in occasione del Fish Very Good. L’appuntamento organizzato da Aries, società in house della Camera di commercio Venezia Giulia, ha illustrato con alcuni esperti il mercato variegato dell’enogastronomia tra la filiera della pesca e quella enologica. Durante le diverse degustazioni, è stato posto l’accento su com’è cambiato anche il rapporto con i Paesi confinanti, a partire dalla Croazia.

Qui il focus è andato sia sul pescato che sulla qualità di Malvasia. Nel primo caso, l’abbondanza di materia prima sta avendo effetti anche sui pescatori italiani, con un un mercato sempre più al ribasso dei prezzi tra “produttore” e acquirente; nel secondo, invece, le differenze tra il tipo di vino prodotto sulla costa istriano-dalmata e quello tra Friuli Venezia Giulia e Veneto, invece, si è fatta sempre più accentuata nei sapori da 30 anni a questa parte. Per questo, Fish Very Good mira a promuovere il prodotto ittico locale.

Oltre a questo binomio, la storica dimora friulana ospiterà oggi un nuovo appuntamento su territorio, cibo e sostenibilità. La Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia porterà qui dalle 17.45, Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, e monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli, arcivescovo di Gorizia e presidente della Caritas italiana per parlare de “Il futuro viene dalla terra. Territori coltivatori di identità e motori di innovazione”. L’appuntamento si tiene in collaborazione con Filiera Futura, associazione nata nel 2020 all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.

La sua “mission” è promuovere l’innovazione e sostenere l’unicità e la competitività della produzione agroalimentare italiana di qualità. In questo contesto si inserisce l’evento della Fondazione Carigo di mercoledì 6 luglio, con lo scopo di accendere un faro sul ruolo cardine delle zone rurali, custodi di tradizioni e saperi, quali propulsori di cambiamento e innovazione, che non deve partire da lontano, ma dalla terra stessa. “Il momento storico che stiamo vivendo richiede un profondo cambio di paradigma” spiega Petrini.

“Oggi si sente abusare del termine sostenibilità - ancora il fondatore di Slow food -. Chiunque è pronto a definirsi sostenibile. Il vero significato di questa parola però risiede nel rendere durevoli i beni di cui già disponiamo. Ecco che far riaffiorare un patrimonio inestimabile come i borghi italiani è pratica innovativa e sostenibile per eccellenza”. Da parte sua, l’arcivescovo sottolinea come il recupero dei terreni dismessi e la valorizzazione dei piccoli borghi possa ben inserirsi in quell’attenzione al Creato ripetutamente sollecitata da Papa Francesco.

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