GLI APPUNTAMENTI
Gradisca, la rassegna ‘Innesti – Connessioni teatrali affatto prevedibili’ torna in scena con ‘Bovary’
Con la drammaturgia di Elena Contenta Patacchini, la storia di Emma Bovary prende vita con Pietro De Pascalis e Anahì Traversi sotto la regia di Stefano Cordella, in una produzione di Manifatture Teatrali Milanesi in programma 10, 11 e 12 dicembre alla Sala Bergamas
La rassegna Innesti - Connessioni teatrali affatto prevedibili torna con ‘Bovary’ da Madame Bovary di Flaubert, con la drammaturgia di Elena Contenta Patacchini, nel progetto diretto da Stefano Cordella che vedrà in scena, mercoledì 10, giovedì 11 e venerdì 12 dicembre, alle 20.30 alla Sala Bergamas di Gradisca d’Isonzo, Pietro De Pascalis ed Anahì Traversi. La produzione è firmata da MTM – Manifatture Teatrali Milanesi.
Emma ha una vita tranquilla. Un marito, una casa, un lavoro. Eppure, è sempre inquieta, insoddisfatta. Trasloca, diventa madre, cerca un modo per dare un significato alla sua esistenza, ma le sue aspettative vengono sempre deluse. La sua ultima possibilità? Vivere un amore straordinario o qualcosa che almeno ci somigli. Così cerca una vita nuova, ma finisce per ritrovarsi sempre uguale a sé stessa: affamata soltanto di tutto quello che non c’è.
«Bovary è una anti-eroina ribelle e decadente - spiega il regista - che non vuole accontentarsi di una vita borghese, non accetta la mediocrità da cui è circondata. Vive intensamente il conflitto tra le infinite sfumature dell’ideale e la delusione del reale. Soffre nel vedere le sue aspettative tradite, è inquieta in ogni ambito della sua vita. Nel matrimonio, nel lavoro, nelle relazioni. La sua esistenza è un continuo "trasloco" da uno spazio del desiderio all'altro. La felicità sembra essere lì, a un passo, che quasi si può toccare. Ma non è mai abbastanza. Lo spettacolo si concentra sulla relazione tra Emma e Charles Bovary. Sono scene di un matrimonio, brevi squarci sul loro amore sempre in discussione, sempre alla prova. L'idea è quella di raccontare questo spazio instabile, sempre in trasformazione, che sfuma non appena sembra aver raggiunto una forma. È affamata di esperienze Bovary, fatica a godere profondamente di quello che ha, sempre pronta a "consumare" qualcosa di nuovo, anche a costo di consumare sé stessa».
La biglietteria aprirà un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
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