Gorizia piange Franca Bevilacqua, una vita dietro al banco dei negozi De Bortoli

Gorizia piange Franca Bevilacqua, una vita dietro al banco dei negozi De Bortoli

Il personaggio

Gorizia piange Franca Bevilacqua, una vita dietro al banco dei negozi De Bortoli

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 19 Lug 2025
Copertina per Gorizia piange Franca Bevilacqua, una vita dietro al banco dei negozi De Bortoli

Classe 1941 era volto e anima storica delle attività di vendita di abbigliamento. Nel 2022 erano stati festeggiati i 60 anni di lavoro.

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Era nata a Gorizia nel 1941, precisamente il 30 luglio: a giorni avrebbe compiuto 84 anni ma il destino ha voluto altrimenti. Per lei Gianfranca Bevilacqua, una vita dietro al banco dei vari negozi che ha gestito e nei quali ha lavorato, la corsa è terminata. A piangerla non solo le figlie, Barbara e Monica, coi rispettivi mariti, Roberto ed Enrico, ma anche i sei nipoti «che le hanno voluto bene», Luca, Michele, Gaia, Francesca, Fabio e Martina.

Aveva iniziato a lavorare da Zitter a 14 anni e a vent’anni, con il padre, aveva aperto il negozio Franca in Piazza Cavour. Il padre lavorava in cotonificio e alla sera seguiva il negozio. L’avventura prosegue negli anni con il marito Domenico, detto Nico, e l’attività si espande, vedendo anche la partecipazione nei primi anni della mamma Aldina. Nascono così i Tato e Tata di via Rastello, nel 1969, e i De Bortoli tra via Carducci e Corso Italia.

Nel 2022 l’attività ha festeggiato i sessant’anni di vita, ora gestita da Barbara e Roberto. 61 anni, invece, quelli di matrimonio per Franca e Nico, conosciuti in città per il grande lavoro e la proposta di merce che ancor oggi, e da oggi nel ricordo di mamma Franca, si contraddistingue.

La storia è quella di Domenico e Gianfranca, dediti al lavoro: partiti dal piccolo negozietto di abbigliamento uomo-donna in piazza Cavour, si sono fatti strada nel commercio locale, espandendosi dapprima in via Rastello con l’insegna Tato e Tata, dedicato all’abbigliamento dei più piccini, arrivando poi con l’apertura del terzo punto vendita in Corso Verdi. Qui hanno scelto finalmente come insegna il nome di famiglia “De Bortoli”, che per generazioni di goriziani e non solo è sinonimo di qualità e convenienza.

«Abbiamo mantenuto un impegno costante a garantire tradizione, qualità e convenienza: ma per 'restare sempre uguali' abbiamo dovuto cambiare continuamente. Forse per questo nella nostra nicchia di mercato non siamo rimasti in molti, e oggi i clienti arrivano non solo dalla città e dintorni, ma anche da fuori provincia», ci avevano raccontato nel sessantesimo anniversario.

«Una donna che si è fatta da sé – conclude la figlia Barbara – dietro al banco e lavorando sodo assieme ai suoi cari». Le esequie, la cui data è ancora da stabilire, si terranno sicuramente nel Duomo dei santi Ilario e Taziano, sua parrocchia di origine, battesimo e matrimonio. 

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