Le foto
Fotonotizia - La storia dei Fratelli Stuparich nello spettacolo al Verdi di Gorizia
Una serata corale tra prosa, musica e memoria venerdì 31 ottobre, quando lo spettacolo ha dato voce a un legame fraterno e a un’Italia in formazione.
Venerdì 31 ottobre 2025 il Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Gorizia ha ospitato lo spettacolo Fratelli, ispirato alla vita dei fratelli Giani Stuparich e Carlo Stuparich, letterati, irredentisti e medaglie d’oro al valor militare. Lo spettacolo è stato promosso dal Comando Territoriale Nord dell’Esercito Italiano in collaborazione con la sezione di Gorizia dell’Associazione Nazionale Alpini, con il patrocinio del Comune e della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia.
La drammaturgia, curata dal gruppo teatrale padovano “Il Canovaccio” con la regia di Alice Pagotto, ha alternato momenti di prosa e passaggi musicali, facendo emergere le scelte, i conflitti e il legame che la guerra non è riuscita a spezzare. Sul palco si è potuta ascoltare l’Orchestra di Fiati del Comando Territoriale Nord, formata da musicisti della Fanfara della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”, dell’11° Reggimento Bersaglieri e della Banda della Brigata Paracadutisti “Folgore”.
Nel corso della serata sono stati alternati momenti di intensa recitazione – con protagonisti gli attori Giancarlo Ieranò, Antonello Pagotto e Remo Stella – e momenti musicali dal forte impatto emotivo, destinati sia al pubblico giovane sia agli appassionati della memoria storica e civile del territorio a ricordo dei fratelli Stuparich.
La scelta di Gorizia come tappa dello spettacolo non è stata casuale: «I teatri che hanno ospitato finora la rappresentazione sono città che hanno conosciuto da vicino il dramma della guerra – ha sottolineato il tenente colonnello Luigino Teso – e porteremo il racconto dei due fratelli Stuparich che, nati nell’Impero austro-ungarico, sono cresciuti nella cultura italiana e con l’idea di uno Stato sovranazionale europeo ante litteram».
In una cornice scenica curata, prosa e musica hanno dialogato con intensità, alternando brani evocativi – come l’omaggio agli Alpini «Signore delle cime» – e composizioni più contemporanee, in un concerto-racconto che ha voluto andare oltre la classica forma del commiato.
Fotoservizio di Sergio Marini.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.













Occhiello
Notizia 1 sezione
Occhiello
Notizia 2 sezione















