Distretti del commercio, coinvolte tremila aziende in provincia di Gorizia

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Distretti del commercio, coinvolte tremila aziende in provincia di Gorizia

Di T.D. • Pubblicato il 09 Giu 2023
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Saranno finanziate le realtà del capoluogo e di Monfalcone, che riunisce comuni della Bisiacheria e litorale. Ora si cercherà un manager.

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Sono oltre tremila le aziende coinvolte nei due distretti del commercio finanziati in provincia di Gorizia dalla Regione, come annunciato ieri dall'assessore regionale Sergio Emidio Bini. L'occasione è stata la presentazione nell'auditorium del palazzo della Regione a Udine, con il riconoscimento ufficiale dei 20 neo-costituiti distretti. Si tratta di otto comuni su 25 totali, con le realtà di Gorizia e Monfalcone: il primo riguarda solo il capoluogo, mentre il secondo raccoglie - oltre alla città dei cantieri - Aquileia, Grado, Duino Aurisina, Muggia, San Canzian d’Isonzo, Staranzano, San Pier, Fogliano Redipuglia e Ronchi dei Legionari.

Si tratta di circa un milione di euro di contributi tra i due, coinvolgendo anche numerose associazioni di categorizia e portatori d'interesse. "Saranno stanziati in assestamento ulteriori 4 milioni e 500mila euro - ha annunciato Bini - a favore dei distretti del commercio che si sommano a quelli già stanziati, pari a 6 milioni di euro, così da dare copertura a tutte le 20 progettualità presentate che oggi abbiamo ufficialmente riconosciuto. Una sfida che nasce dalle sollecitazioni dei territori e che oggi possiamo dire vinta". Escluse per ora quindi le progettualità di Cormons e GLocal & Slow Isonzo, che ha Gradisca d'Isonzo come epicentro.

"Abbiamo attuato il cronoprogramma rapidamente - ancora l'esponente della giunta Fedriga - , dato seguito alla legge Sviluppoimpresa che ha disciplinato i distretti del commercio. Il bando relativo si è chiuso a maggio scorso e ora siamo pronti a dare copertura a tutte le progettualità". In totale, l'operazione che ha visto l'adesione di 123 comuni su 215 (57%) con una popolazione coinvolta di 982.294 cittadini accanto alle associazioni del territorio, di categoria e 30.904 imprese e che ha come obiettivo il rilancio del commercio locale, la valorizzazione e rigenerazione dei centri cittadini e delle aree urbane a vocazione commerciale.

Il tutto attraverso progetti volti a promuoverne la storia, la cultura e le tradizioni, a rivitalizzarne l'attrattività turistica e a valorizzare l'offerta di prodotti del territorio a chilometro zero e a basso impatto ambientale. "Dopo la revisione a fine della scorsa legislatura - ha indicato Bini - ora procederemo con la modifica più ampia della norma che inizierà con la fase della concertazione assieme ai portatori di interesse per licenziare una importante riforma del settore". Per quanto riguarda Gorizia, l'accordo unisce anche Camera di commercio, Confcommercio, Confartigianato, Consorzio di sviluppo economico della Venezia Giulia, Fondazione Coronini, Gect Go, Coldiretti, Associazione produttori ribolla gialla e Cassa Rurale Fvg.

Per quanto riguarda Monfalcone, con il “Distretto del commercio del punto più a nord del Mediterraneo”, sono della partita anche Ascom, Vivacentro, Confartigianato, Cna Friuli Venezia Giulia e l’Unione artigiani piccole e medie imprese. Nel caso del capoluogo, la domanda di contributo servirà per interventi sul centro storico, puntando su arredo urbano e prodotti tipici, mobilità lenta e verde cittadino. Per quanto riguarda l'area del litorale, si punterà sul rinnovo dell’ambiente e dell’arredo urbano, aiuti alle imprese per la digitalizzazione e saranno acquistati totem informativi. Ora, entrambi i nuovi distretti dovranno individuare una sede e un manager.

Foto di archivio

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