Blitz della Guardia costiera di Grado nei cantieri navali, scattano sequestri e sanzioni

Blitz della Guardia costiera di Grado nei cantieri navali, scattano sequestri e sanzioni

le indagini

Blitz della Guardia costiera di Grado nei cantieri navali, scattano sequestri e sanzioni

Di Redazione • Pubblicato il 11 Mag 2021
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Intesa attività investigativa sulle aziende dell'isola e nella Bassa Friulana. Diverse azioni in alcuni cantieri navali.

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Hanno ispezionato da cima a fondo le coste e le aree limitrofe, alla ricerca di irregolarità sul fronte ambientale. Il personale dei Nuclei operativi di protezione ambientale delle capitanerie di porto regionali, coordinati dalla direzione marittima di Trieste, è stato impegnato in un'intensa attività investigativa lo scorso venerdì. Tutto ciò era inquadrata all'interno di operazioni nazionali pianificate dal Comando generale del Corpo delle capitanerie di porto "30 days at sea 3.0" e "Onda Blu". Diverse le attività svolte sul territorio, in particolare nell'ex provincia di Gorizia.

L'Ufficio circondariale marittimo di Grado ha individuato, nel comune di Aquileia, due situazioni di irregolarità: la prima ha condotto alla segnalazione all'autorità giudiziaria dei responsabili di un cantiere navale ed al sequestro di un'area di 3200 metri quadri a loro disposizione, oltre ai relativi rifiuti in essa depositati. Nel secondo caso, è stata segnalata sempre alla Procura della Repubblica di Udine, un'impresa di trasporti che opera nella zona industriale di Aquileia, con sequestro conseguente di un'area di circa 120 metri quadri. Criticità emerse anche in un cantiere nautico di Fiumicello-Villa Vicentina, dove mancavano le autorizzazioni allo scarico di acque reflue industriali e di emissioni in atmosfera.

Ancora sull'Isola d'oro, è stato sequestrato anche un cantiere nautico in zona Primero, sempre per l'assenza di autorizzazioni allo scarico di acque reflue e di emissioni in atmosfera, nonchè per il non corretto trattamento dei rifiuti prodotti dall'attività manutentiva e di riparazioni navali del cantiere. Nel corso dell'operazione Onda Blu, la Guardia costiera regionale è stata supportata per un'intera settimana dall'elicottero AW 139, "Nemo 16", della base di Sarzana, che ha potuto completare l'attività sul terreno grazie all'investigazione aerea degli evoluti dispositivi di telerilevamento che permettono di individuare eventuali scarichi in mare o nei corsi d'acqua.

I risultati congiunti fra ricognizione aerea e geo-referenzazione di superficie (terrestre e marittima), corredati all’occorrenza da mirati campionamenti, costituiranno il banco per i necessari approfondimenti su di un discreto numero tra le centinaia di obiettivi individuati in sede di pianificazione a tavolino. Perciò, l’impegno delle forze dell'ordine proseguirà a tal fine, anche con ulteriori e più sofisticati rilevamenti aerei, ed all’occorrenza pure subacquei, per contribuire non solo all’azione penale ed a comminare le eventuali sanzioni amministrative, ma per scoraggiare i pericolosi fenomeni di illecito ambientale, prevenendoli.

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