Aziende senza elettricità, migliaia di euro di danni a Monfalcone

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Aziende senza elettricità, migliaia di euro di danni a Monfalcone

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 06 Lug 2022
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Il confronto tra sindaco ed Enel, intervento più rapido della media nazionale. Attese risposte.

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Rientrata, almeno per ora, l’emergenza elettricità a Monfalcone e Staranzano, è il momento della conta dei danni. Se una stima veloce aveva calcolato che circa 11mila persone erano rimaste al buio sia di notte, nel primo blackout dall’una di notte al mattino e nel secondo dalle 9.40 fino al tardo pomeriggio, anche commercianti e attività economiche sono state colpite dall’assenza di energia elettrica. Nel pomeriggio il sindaco, Anna Maria Cisint, ha incontrato i responsabili di Enel.

“Ho sottolineato l’esigenza che Monfalcone debba essere sempre protagonista di una valorizzazione delle infrastrutture”, ha precisato a margine Cisint. “Il cedimento di quattro linee a media tensione ha dimostrato come mezza città si blocchi con poco. Mi è stato promesso - sono ancora le parole di Cisint - che le diciotto linee di media tensione a Monfalcone diventeranno sempre più interconnesse per evitare disguidi simili”. L’intervento, in ogni caso, è stato più rapido della media nazionale che è di sei/sette ore. “La prima soluzione è arrivata in quattro ore. Alle 2.30 di stanotte hanno sistemato tutte le linee”.

Tante le segnalazioni di danni, “da chi è rimasto chiuso nell’ascensore a chi ha avuto problemi con l’ossigeno da prendere”, prosegue Cisint. “Nei prossimi giorni come Comune produrremo una sintesi in modo che Enel possa dare delle risposte”. Qualche decina di migliaia di euro i danni dalle sole prime segnalazioni degli iscritti Ascom. “Ci stiamo muovendo - conferma il presidente, Roberto Antonelli - per avere almeno una parte di risarcimento di quanto perso nella giornata. Le perdite sono state ingenti anche perché le persone vedevano le luci spente nei negozi e non entravano”.

Antonelli, dal canto suo, racconta di aver effettuato numerose telefonate a vari esercenti, anche extra Ascom, per carpire informazioni sulla situazione generale: “Hanno perso molto anche i parrucchieri ma, soprattutto, i bar e gli alimentari che dovevano mantenere freschi i prodotti e, ora, non sanno se lo stesso prodotto è fresco o no”. C’è chi ha dovuto fermare la produzione di gelati e gettare intere vasche come la Gelateria Frel in pieno centro, mentre bar e ristoranti si sono trovati nella stessa situazione per quanto riguarda surgelati o prodotti che, in ogni caso, possono essere difficilmente conservabili fuori dai frigoriferi.

“Alle sei di mattina ho iniziato la produzione giornaliera dei gelati e alle 9, quando è quasi pronto tutto il lavoro è saltata la corrente: questo - racconta una delle titolari, Eleonora Russo - ha causato lo scioglimento dell’intera catena produttiva, sia di gelato che di torte, perché i frighi spenti non consentono il mantenimento dei prodotti. Non meno importante, non ho potuto aprire il locale e c’è stata una grande perdita di incasso. Per noi la stagione sono sei mesi e perdere una giornata a luglio è una grande perdita”.

Non solo il gelato de giorno ma anche le materie prime, “dalla panna ai tuorli. Abbiamo dovuto eliminare e nuovamente comprare. Oggi, però, siamo stati grandemente limitati e i fornitori non avevano le materie prime fresche pronte”. E se la Pizzeria Al Giardino si stava, come altri colleghi, attrezzando con il noleggio di generatori per un eventuale prosieguo del disservizio elettrico, altri, come l’alimentazione Al Mercato, hanno dovuto rimandare la clientela a casa senza spesa e, per l’intera giornata, l’incasso è stato nullo.

Nella vicina Staranzano stessa situazione: la Acconciature Simonetta ha dovuto disdire tutti gli appuntamenti non riuscendo a proseguire con il lavoro. Destino simile a tutti gli altri esercenti della zona, agenzie immobiliari comprese.

Nella foto: i danni provocati alla Gelateria Frel di Monfalcone

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