IL CONGRESSO
Assemblea regionale Uncem Fvg, il presidente Aiccre Fvg Brussa: «Montagna frontiera europea di innovazione e coesione»
A Venzone, l’esponente ha richiamato la necessità di politiche lungimiranti, cooperazione multilivello e strumenti comunitari per garantire futuro e coesione alle comunità montane.
Il presidente di Aiccre Friuli Venezia Giulia, Franco Brussa, ha partecipato nei giorni scorsi all’Assemblea congressuale regionale di Uncem Fvg, ospitata nella sala consiliare del Comune di Venzone e dedicata al tema Comuni e comunità insieme. Quali democrazia, coesione, impegno negli Enti locali. Montagna italiana è speranza. Un confronto che ha riunito amministratrici, amministratori, rappresentanti istituzionali e realtà territoriali impegnate nello sviluppo delle aree montane.
Nel suo intervento Brussa ha portato i saluti dell’intero Direttivo regionale di Aiccre Fvg, ricordando il ruolo dell’associazione come rete di amministratori attivi a favore degli enti locali e con lo sguardo rivolto all’Europa. Ha espresso un sincero ringraziamento a Uncem per l’invito e per l’impegno costante nel sostenere territori che, ha detto, «chiedono politiche lungimiranti, servizi di prossimità, infrastrutture adeguate e opportunità reali per trattenere e attrarre popolazione».
Brussa ha richiamato l’importanza strategica della montagna del Friuli Venezia Giulia, che rappresenta oltre il quarantatré per cento del territorio regionale: un patrimonio di biodiversità, risorse idriche, cultura, identità plurali, foreste, turismo sostenibile ed economia di prossimità. «La montagna non è un margine – ha affermato – ma un centro strategico del nostro territorio». Allo stesso tempo ha evidenziato le fragilità che qui emergono con maggior forza: spopolamento, servizi distanti, mobilità complessa, infrastrutture da adeguare, rischio climatico e dissesto idrogeologico.
Da qui l’appello a una cooperazione solida tra livelli locali, regionali, nazionali ed europei. Il presidente ha ricordato come Aiccre consideri l’Europa «un orizzonte naturale» per le politiche montane, citando strumenti come i programmi Interreg, Horizon Europe, la Politica di coesione e i fondi strutturali Fesr e Feasr, fondamentali per progetti su comunità energetiche rinnovabili, digitalizzazione dei borghi, scuole di territorio, telemedicina, cura dei boschi, filiere locali, turismo dolce e resilienza climatica.
Brussa ha sottolineato la crescente capacità progettuale dei comuni montani della regione e ha auspicato che la programmazione europea 2028–2034 rafforzi ulteriormente le politiche dedicate a questi territori, insieme a un impegno analogo da parte della Regione. «La montagna non chiede assistenza, chiede strumenti. Non chiede eccezione, chiede equità. Non chiede protezione, chiede opportunità» ha rimarcato.
Nel suo intervento ha infine confermato la piena disponibilità di Aiccre Fvg a collaborare con Uncem per favorire scambi di buone pratiche, partenariati, competenze nella progettazione e presenza nei tavoli europei, ribadendo che «la montagna non è periferia, ma frontiera di innovazione, sostenibilità e coesione sociale». Brussa ha concluso rivolgendo ai partecipanti l’augurio di un congresso capace di guardare lontano e di generare proposte concrete per il futuro della montagna del Friuli Venezia Giulia.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.
Occhiello
Notizia 1 sezione
Occhiello
Notizia 2 sezione
















