VENERDÌ 14 NOVEMBRE
Arte e musica ricordano Celso Macor, a Casa Ascoli di Gorizia l’appuntamento ‘Se ’l flun al mûr’
L’evento inaugura la rassegna ‘Istantanee d’Isonzo’ con le opere di Dario Delpin, il dialogo di Barbara Macor e le note del gruppo di Massimo Favento. Seconda tappa a Romans il 29 novembre.
Nel centenario della nascita di Celso Macor, uno dei più importanti intellettuali e operatori culturali del Novecento isontino, l’Associazione Lumen Harmonicum presenta “Istantanee d’Isonzo. Sulle tracce di Celso Macor 1925-2025”. L’appuntamento inaugurale, intitolato “Se ’l flun al mûr”, si terrà venerdì 14 novembre alle ore 17:30 a Casa Ascoli di Gorizia (via Ascoli 1), sede della Società Filologica Friulana.
L’iniziativa, sostenuta dalla Fondazione Carigo, propone una serie di “istantanee” artistiche ispirate dal fiume Isonzo, mettendo in dialogo generazioni diverse di creativi. L’Isonzo, luogo simbolico e poetico della memoria collettiva, diventa così il filo conduttore di un percorso che unisce passato e presente, memoria e creazione.
La mostra pittorica di Dario Delpin, “I versi di Celso Macor nelle opere di Dario Delpin”, aprirà la serata. Originario di Versa, Delpin ha iniziato la sua attività artistica seguendo il padre acquarellista, collaborando poi con diversi letterati friulani tra cui Biagio Marino, Elio Bartolini e lo stesso Celso Macor. Nella sua pittura emerge il legame profondo con i valori sociali, artistici e culturali del Friuli, terra che ha sempre nutrito la sua ispirazione.
Seguirà il dialogo “Se ’l flun al mûr”, condotto da Barbara Macor con Massimo Favento. Laureata in Storia contemporanea e docente di materie letterarie, Barbara Macor si dedica da anni alla valorizzazione della figura e dell’opera di Celso Macor, collaborando con scuole e associazioni culturali dell’Isontino.
A chiudere la serata sarà “Fiume di suoni e colori”, composizione di Giulia D’Andrea articolata in tre movimenti (Volo di sorgente – bianco, Terra d’acqua – ocra e Golfo mare – dal verde al blu) interpretata dal gruppo strumentale formato da Noela Ontani (flauto traverso), Marta Macuz (clarinetto), Marco Favento (violino) e Massimo Favento (violoncello).
Le fotografie dell’Isonzo esposte durante l’evento portano la firma di Licia Cocianni, mentre tra i ringraziamenti figurano Feliciano Medeot della Società Filologica Friulana e Luca Caburlotto della Biblioteca Statale Isontina.
La rassegna “Istantanee d’Isonzo” proseguirà successivamente il 29 novembre a Romans d’Isonzo, nella cornice di Casa Candussi Pasiani, con il concerto della corale “C.A. Seghizzi” intitolato “Ai samenat. L’Isonzo tra riflessioni, musica e pittura”.
L’Associazione Lumen Harmonicum, promotrice del progetto, è una realtà di produzione culturale e divulgazione umanistica che da anni cura iniziative dedicate a figure della musica, dell’arte e della storia, creando ponti tra linguaggi artistici e memoria collettiva.
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