Affossata la proposta di Bullian sull'abrogazione del Decreto Amianto. Cisint, «mozione del Comune impegna il Parlamento»

Affossata la proposta di Bullian sull'abrogazione del Decreto Amianto. Cisint, «mozione del Comune impegna il Parlamento»

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Affossata la proposta di Bullian sull'abrogazione del Decreto Amianto. Cisint, «mozione del Comune impegna il Parlamento»

Di Federico De Giovannini • Pubblicato il 14 Nov 2025
Copertina per Affossata la proposta di Bullian sull'abrogazione del Decreto Amianto. Cisint, «mozione del Comune impegna il Parlamento»

Calligaris, «una commedia per sabotare il tavolo voluto dal centrodestra tra Fincantieri, Comune e Regione». Per il dem Moretti l'obiettivo dev'essere «evitare continui rinvii e annunci».

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«Surreale che la Lega oggi abbia bocciato in Consiglio regionale il nostro progetto di legge da sottoporre al Parlamento, dopo che in Consiglio comunale a Monfalcone la maggioranza leghista e opposizione hanno approvato la stessa richiesta». I consiglieri regionali Enrico Bullian e Diego Moretti commentano così gli esiti della discussione svoltasi oggi in Aula e inerente alla loro proposta per l’abrogazione del comma 2 dell’articolo 24 del decreto-legge nazionale 34/2023 sul famigerato Fondo Amianto.

Un momento atteso già da giorni e commentato anticipatamente a più riprese dai due esponenti di Pd e Patto per l’Autonomia, risoltosi però con esito negativo. «Durante il dibattito odierno abbiamo proposto che almeno la maggioranza e il presidente della Regione votassero una mozione che impegnasse quest’ultimo a lavorare per far modificare la norma già con la prossima Legge di Stabilità nazionale, evitando i continui rinvii e annunci di questi mesi» scrivono Moretti e Bullian.

«Peccato che il collega Calligaris e il resto della maggioranza abbiano detto no a tutto – proseguono Bullian e Moretti – non si è voluto, in una parola, entrare nel merito: un’occasione sprecata per dare giustizia e dignità ai diversi territori e alle tante famiglie che hanno sofferto il dramma dell'amianto sotto vari aspetti. Rimangono solo strumentalità e scorrettezza su un tema sensibile, che conferma la spaccatura all’interno della Lega». Severa, infine, la loro critica al fatto che «oggi Calligaris non ha nemmeno avuto il coraggio di votare la bocciatura della proposta di legge preferendo tagliare la corda».

Altrettanto severe le prime parole che arrivano in una nota di Antonio Calligaris. Il capogruppo Lega Fvg parla di «commedia svilente e meschina a cui i consiglieri Bullian e Moretti hanno ridotto la discussione odierna», sostenendo che il fine sia «solo il sabotaggio del tavolo tra Fincantieri, Comune e Regione, un’opportunità unica e storica per il futuro del nostro territorio».

«Non c'era nessuna motivazione valida per non posticipare la discussione, se non gli squallidi calcoli propagandistici di chi cerca una fotografia sul giornale sfruttando il dramma e i problemi di un territorio – dichiara Calligaris - per questo ho richiesto il rinvio in Commissione della proposta di legge nazionale 4: su un tema così delicato come l'indennizzo ai lavoratori colpiti da patologie asbesto-correlate e alle famiglie, è necessario un approfondimento serio e puntuale, confrontandoci con gli esperti al fine di proporre una norma sensata».

Calligaris conclude dunque difendendo la scelta della Lega in quanto «non si tratta di approvare un provvedimento qualsiasi: abbiamo il dovere di dare dignità ai morti, ma anche di tutelare lavoratori e famiglie con una visione d'insieme chiara e completa - cosa che oggi, senza un ulteriore approfondimento in Commissione con le audizioni delle parti coinvolte, associazioni, Comuni ed azienda, non sarebbe garantita».

Insomma, il capogruppo regionale del Carroccio chiede pazienza per un maggiore approfondimento della questione, mentre Bullian e Moretti fanno fronte comune contro ulteriori posticipi. Nella loro nota richiamano il voto in Consiglio regionale del maggio 2024 su una mozione unitaria che «impegnava il presidente Fedriga a far modificare l'attuale norma, a far incrementare lo storico fondo universalistico per le vittime del 2007 e a istituire un tavolo con l'azienda e le associazioni degli ex esposti e dei loro familiari», precisando però che «ad oggi niente di tutto questo è stato fatto».

Un terzo e diverso parere arriva da Anna Maria Cisint. Sollecitata sul tema dal nostro giornale a margine della festa per la riapertura delle Terme Romane, visti anche gli accenni durante la discussione alla mozione del Consiglio comunale monfalconese, l'ex sindaco di Monfalcone ha sottolineato che «la mozione che all’unanimità abbiamo approvato dice testualmente di chiedere di procedere con l’abrogazione al Parlamento e al Governo». Cisint, dunque, definisce essenziale «orientarsi verso chi può effettivamente risolvere la questione». Noi vogliamo, attenendoci alla mozione, che ciò avvenga nei luoghi dove si decide, ovvero il Parlamento» conclude l’eurodeputata, citando anche i due emendamenti presentati sul tema dal vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio.  

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