La 66esima Mostra Regionale delle Pesche di Fiumicello premia i frutti più belli e più buoni

La 66esima Mostra Regionale delle Pesche di Fiumicello premia i frutti più belli e più buoni

LE PREMIAZIONI

La 66esima Mostra Regionale delle Pesche di Fiumicello premia i frutti più belli e più buoni

Di Agata Cragnolin • Pubblicato il 20 Lug 2025
Copertina per La 66esima Mostra Regionale delle Pesche di Fiumicello premia i frutti più belli e più buoni

Il conferimento dei premi è stato preceduto dalle parole dei membri dell’amministrazione locale e dai docenti Mosetti e Marangon. Dijust: «Le collaborazioni territoriali offrono un punto di sviluppo per l’ortofrutta».

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Si è tenuta stamattina, nella sala consigliare di Fiumicello, la premiazione della 66esima Mostra Regionale delle Pesche. L’incontro ha visto la presenza dell’amministrazione locale, degli imprenditori agricoli e dei docenti Davide Mosetti e Francesco Marangon; tutti riuniti con un obiettivo comune: valorizzare la frutticoltura di qualità e rilanciare il ruolo strategico dell’agricoltura nel contesto sociale ed economico attuale.

Dopo i saluti istituzionali da parte del sindaco Alessandro Dijust, il consigliere regionale Alberto Budai è intervenuto per lodare la cura e la qualità dell’evento, rimarcando l’impegno della Regione nel sostenere l’agricoltura friulana. «Stiamo lavorando per promuovere un’agricoltura di qualità, ma servono le aziende agricole – ha dichiarato – e purtroppo oggi il ricambio generazionale è sempre più difficile».

Tra gli ospiti anche Paolo Dean, presidente di Udine Mercati e già sindaco di Fiumicello, che ha illustrato il ruolo strategico del mercato ortofrutticolo friulano: una realtà che si estende su 15 ettari di terreni e qualche altro occupato dai magazzini, impiega circa 300 lavoratori e movimenta ogni anno oltre un milione di quintali di ortofrutta, con circa 800 varietà di prodotti. «Dobbiamo tornare a pensare localmente – ha detto Dean – e a valorizzare la qualità come scelta consapevole per tutti, anche per le fasce più fragili della popolazione». Le parole dell’ex sindaco rientrano perfettamente nel concetto che la Mostra di quest’anno ha intenzione di promuovere; ossia non solo le pesche, ma offrire anche un punto di sviluppo e sfoggio di tutta l’ortofrutta.

La parola è poi passata al professor Davide Mosetti, insegnante all’Istituto Tecnico Agrario Brignoli di Gradisca, che ha evidenziato come oggi servano dei mezzi nuovi per attrarre i giovani verso l’agricoltura, dato che le scelte di studio più popolari sono spesso l’economia o l’ambito digitale «Servono pratica, esperienze dirette e l’uso delle nuove tecnologie – ha spiegato – per rendere attrattiva la parte tecnica e agronomica di questo mondo». È proprio così che l’istituto cerca dunque di invogliare i ragazzi: tramite un’offerta formativa che comprenda esperienze dirette a contatto con la produzione vitivinicola, dell’allevamento e dell’agricoltura, senza mettere in secondo piano collaborazioni con le realtà locali e viaggi di studio, svolti persino in Cina.

Alle parole di Mosetti è seguito l’intervento del professor Francesco Marangon, docente di Economia dello Sviluppo Sostenibile all’Università di Udine, che ha offerto una panoramica dei “Nuovi sviluppi nei mercati per il settore ortofrutticolo”. Il settore incide per oltre il 26% sulla produzione agricola italiana e nelle famiglie italiane i consumi di frutta e ortaggi rappresentano circa il 50% della spesa alimentare». Si fa dunque urgente puntare sull’intensificazione sostenibile, sulla multifunzionalità e cooperazione tra le aziende. «L’agricoltore oggi è anche gestore di servizi e risorse e può integrarsi nel turismo rurale e nella promozione del territorio», ha aggiunto. Una strategia di cooperazione per lo sviluppo territoriale è proprio “Mar e Tiaris”, come illustrato dal docente. L’iniziativa nasce dalla volontà di valorizzare le risorse ambientali, culturali, archeologiche e paesaggistiche di uno spazio che parte dal mare di Grado e si estende alle terre circostanti; promuovendo un marchio del territorio che supporti la produzione locale e un turismo lento e sostenibile. «Di 654 aziende comprese in “Mar e Tiaris”, occupanti 1700 ettari di Superficie Agricola Utilizzata, 140 si trovano a Fiumicello Villa Vicentina e sono responsabili della produzione del 50% delle pesche regionali».

Terminati gli interventi si è passati al momento più atteso: la premiazione del concorso delle migliori pesche, giunto alla sua 66esima edizione. La Commissione tecnica regionale, presieduta dal professor Raffaele Testolin dell’Università di Udine, ha esaminato 38 cassette di pesche provenienti da 12 aziende regionali, valutando criteri come uniformità, colore, pezzatura e assenza di difetti.

Nella categoria pesche a pasta gialla, il primo premio è andato a Michelin Pietro ed Emilio con la varietà Royal Summer, seguiti da Pinat Maurizio e Renato con la Sweet Dream, e Baiutti Franco, anch’egli con pesche della stessa tipologia.

Per le pesche a pasta bianca, si sono distinti nuovamente Pinat Maurizio e Renato, al primo posto con la Maria Bianca, seguiti da Pascolat Marco e da Pozdar Adriano e Mauro. La categoria delle nettarine a pasta bianca ha visto la partecipazione del solo Furlanut Roberto, premiato con la varietà Caldesi 2000.

Infine, tra le nettarine a pasta gialla, la vittoria è andata ancora una volta a Pinat Maurizio e Renato con la varietà Carla, seguiti da Michelin Pietro ed Emilio con Honey Glory e da Furlanut Roberto con Big Top. Riconosciuti di un attestato di partecipazione, conferito dai membri dell’amministrazione comunale, anche gli altri concorrenti.

L’edizione 2025 si chiude con numeri incoraggianti e una qualità del prodotto superiore rispetto agli anni precedenti. L’ottima risposta da parte delle aziende partecipanti e la presenza di pubblico da tutta la regione confermano che la Mostra Regionale delle Pesche di Fiumicello Villa Vicentina non è solo una festa di paese, ma un momento di promozione del territorio e riflessione sul futuro dell’agricoltura friulana.

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